La caratteristica più affascinante della Galleria Borghese è il fatto che, dopo oltre due secoli, affreschi, sculture e dipinti si presentano ancora oggi perfettamente intatti, ben conservati e coerenti con la storia della famiglia Borghese.

Infatti i visitatori restano colpiti dall’atmosfera rarefatta, come essere immersi in una bolla temporale.

La storia della Galleria inizia nel 1607, quando il Cardinale Scipione Borghese, nipote di Papa Paolo V, dopo il sequestro di oltre 100 dipinti al Cavalier d’Arpino e altri capolavori, ebbe bisogno di un luogo dove conservarli e commissionò all’architetto Flaminio Ponzio la realizzazione di un palazzo sul modello di Villa Medici, poco distante da lì.

In pochi anni la Collezione Borghese riuscì a vantare il maggior numero di opere di Bernini e Caravaggio, oltre ad una enorme quantità di sculture antiche, che la famiglia nell’Ottocento fu costretta a vendere per volere di Napoleone e destinate poi al Louvre.

La passione dell’Imperatore per la collezione nacque grazie al matrimonio della sorella Paolina con il Principe Camillo Borghese: il ritratto della principessa in veste di Venere, realizzato da Antonio Canova, è l’ultima opera entrata all’interno del museo.

L’edificio venne, infine, concluso dall’olandese Giovanni Vasanzio e nella seconda metà del Settecento completamente ridecorato all’interno, sotto la supervisione di Antonio Asprucci.

Oggi la disposizione delle opere rispetta ancora lo schema settecentesco ed il palazzo è stato completamente restaurato tra il 1995 e il 1997 con la ricostruzione della scala doppia, il portico e il suo interno.
Visita da non perdere

Per maggiori informazioni: www.rome-museum.com/it/galleria-borghese

 

Social share
SCOPRI ANCHE

5 Presepi nel Lazio più unici che rari

Siete a caccia di Presepi più unici che rari? Nel Lazio si celano 5 presepi straordinari, emozioni indimenticabili da vivere a Natale 2024. Vedere per credere!

5 Dolci Natalizi, un viaggio tra le tradizioni del Lazio

Abbiamo spolverato i ricettari della nonna per regalarvi una scorpacciata di 5 dolci natalizi del Lazio, un viaggio tra le tradizioni più golose. Buon Natale!

La nuova stagione di visite all’Oasi di Ninfa

A partire dal weekend del 16 e 17 marzo 2024 riapre ufficialmente al pubblico il Giardino di Ninfa. Pubblicato sul sito dell’Oasi Naturale il Calendario 2024.

La Corsa con la Cannata di Arpino è UNESCO

La Corsa con la Cannata del Gonfalone di Arpino è stata iscritta nel Patrimonio Culturale Immateriale UNESCO. Riconosciuti anche altri Giochi inclusi nel Tocatì