Fumone è un borgo in provincia di Frosinone all’ombra dei monti Ernici e dei monti Lepini. Si coglie la stessa immagine che si presentava agli occhi dei pellegrini medievali. Le stradine strette, gli archi e i portali, tutto crea la stessa atmosfera del secolo X.
La strada per il Castrum si arrampica sul monte Fumone fin sotto la cinta muraria, costituita da pietre riquadrate a punta di martello. La strada era interrotta anticamente da una sola porta in direzione di Roma, Porta Romana. Porta Napoletana (detta Portella) invece era un’uscita di sicurezza nel tratto di mura a sud del borgo e rivolta in direzione di Napoli.
Il punto di arrivo è piazza di Porta Romana, da dove si domina un panorama unico. Attraversato l’arco, si scorge la cinta muraria che racchiude un nucleo storico perfettamente conservato, con portici, scale e nicchie suggestive. Imperdibile la Chiesa della Madonna delle Grazie, che conserva un pregevole affresco del Trecento.
Il borgo è acchiocciolato attorno al Castello. Luogo inquieto e paradisiaco al tempo stesso, svetta dal IX secolo tra i monti Ernici e i Lepini e appartiene ai marchesi Longhi De Paolis dalla fine del 1500.
Il meraviglioso giardino pensile più alto d’Europa si staglia a quota 800 metri su 3.500 mq abitati da alberi secolari! Da questo giardino all’italiana, il panorama spazia sulla Ciociaria fino a Roma. Da questa rocca inespugnabile, infatti, partiva una colonna di fumo durante le invasioni e, di borgo in borgo, si ripeteva lo stesso segnale fino a raggiungere Roma. Un sistema impeccabile che ha generato persino un detto:
Quando Fumone fuma tutta la campagna trema
Nella rocca fu imprigionato e morì Celestino V, il papa “ignavo” di Dante Alighieri che rinunciò al soglio pontificio. Durante la visita guidata vedrete la prigione e il Santuario di Celestino V, la cappellina eretta dai Longhi in suo onore. Le sale degli Stemmi e degli Antenati sono autocelebrative e sfoggiano antichi ritratti e ornamenti della famiglia Longhi De Paolis.
La cucina ciociara tradizionale è di origine contadina, semplice e genuina. La base principale dei piatti tipici sono gli ingredienti “poveri”. Tra le ricette tipiche, ci sono le sagne pelose, fettuccine senza uova, solo acqua e farina e un pizzico di sale.