Distante 60 chilometri da Roma, le origini risalgono tra la fine del X secolo e l’inizio dell’XI secolo: dopo essere stato donato all’Abbazia di Farfa, il borgo di Frasso Sabino divenne proprietà dei Brancaleoni e successivamente degli Sforza Cesarini, che portarono alla costruzione del Castello che domina il centro abiato.
Il borgo storico vede una via principale con numerose costruzioni fino alla Rocca e al margine opposto si trova la Piazza del Belvedere, che si affaccia sulla Valle del Farfa.
Di notevole interesse sono la Chiesa di San Pietro in Vincoli costruita agli inizi del XIII secolo con affreschi risalenti al XV secolo raffiguranti “L’Annunciazione”, la “Fuga in Egitto” e la “Disputa tra i Dottori”.
Bellissima la tomba di epoca romana chiamata “Grotta dei Massacci” dichiarata nel 1916 monumento di interesse nazionale.
Meritano di di essere visitati: la Chiesa romanica di San Pietro in Vincoli e a pochi passi un vecchio mulino settecentesco restaurato ed adibito ad Osservatorio Astronomico con un museo di astronomia denominato “La Città delle Stelle” e un interessante planetario.
La Grotta dei Massacci, situata all’interno di un casale del Settecento nel territorio di Osteria Nuova, è un grande monumento funerario costruito sovrapponendo enormi blocchi di calcare senza l’utilizzo di malta o altri leganti, attribuito all’antica famiglia dei Bruttii Praesentes.
L’olio extra vergine oliva Sabina DOP è uno dei prodotti tipici della zona così come il formaggio e il guanciale; tra i piatti più diffusi ricordiamo fregnacce alla sabinese, zuppe di cereali, il pollo alla diavola, l’abbacchio in guazzetto.
Ottimo anche il farro al tartufo, gli strengozzi alla reatina e la crostata di visciole.