300 gradini panoramici collegano il borgo medievale di Fontana Liri Superiore, su una collina di ulivi affacciata sul fiume Liri, a Fontana Liri Inferiore, sorta nella pianura sottostante intorno al Regio Polverificio dell’Esercito di fine dell’Ottocento. Solo nel 1863 prese il nome di Fontana Liri, il “Paese del Cinema e della Scultura”.
“Argine muschio arenile
incisione nel tempo
infanzia splendente
di colori in nera terra
ciociara, impronte
stagnano sul Liri.
Riemerge dall’esplosione
un sogno che in pietra
la terra ricompone”
Così Umberto Mastroianni descrive Fontana Liri, il suo paese natale, nella poesia “Il Liri”. Fu un poeta e uno dei più grandi scultori del 1900 con opere ispirate alla Resistenza, di cui fu militante, esposte nei musei di Roma, Londra, Ney York.
Suo nipote, Marcello Mastroianni, è l’indimenticabile mostro sacro del cinema e del teatro, e indiscusso latin lover. Nel mese di dicembre, si svolge in suo ricordo il concorso per il Premio “Fontana Liri per Marcello Mastroianni”.
“l’avventura meravigliosa, l’esperienza più esaltante della mia carriera e della mia vita, in senso assoluto.”
Così Mastroianni definì l’esperienza con Federico Fellini nel 1960 con il ruolo di protagonista ne “La dolce vita”. Il successo mondiale della pellicola gli fece meritare il Nastro d’Argento. Alla sua morte nel 1996, la Fontana di Trevi, simbolo del film, fu chiusa per un giorno, listata a lutto.
Tra le numerose interpretazioni con Sophia Loren, rimane indelebile nel 1963 la scena dello spogliarello cinematografico in “Ieri, oggi, domani”. La pellicola meriterà il Premio Oscar come miglior film straniero nel 1965.
Nel 1988 recita ad Arpino in “Splendor” di Ettore Scola, nel quale interpretò il proprietario di un cinema di Arpino, la città di origine della sua famiglia. Coglie l’occasione per andare a Fontana Liri a salutare il suo paese natale, spesso raccontato nelle interviste per il folclore e l’enogastronomia.
Nella piazza principale di Fontana Liri si staglia un murales con l’effige di Marcello Mastroianni, oltre alla casa natale con la targa commemorativa.
Ricordiamo anche il poeta e scrittore Cesare Pascarella, nato a Roma ma d’origine genitoriale di Fontana Liri. Quando arrivò in calesse a Fontana Liri avvertì un “acuto odore di zolfo” e gli spiegarono che il cattivo odore proveniva dal lago
“chiamato Zulufràga, ove vanno a gettarsi cinque o sei rigagnoli di acqua minerale della quale si fa modesto commercio.”
Era il Laghetto della Solfatara, la sorgente sulfurea dove si narra sorgesse l’imponente villa di Scipione l’Africano. Sorge ai piedi della collina Le Cese, dove s’incontra la Fossa del Monte, una voragine d’origine carsica. Si tratta di un piccolo lago di 4000 mq. dalle acque ferruginose mescolate con le sulfuree. La portata delle sorgenti che alimentano il lago era un tempo notevole ma da qualche decennio il livello del lago scende drasticamente. È un luogo pittoresco dove rilassarsi nel cuore del borgo.
La rocca fu fondata a cavallo dell’anno Mille e solo in seguito divenne il Castello Succorte. Sorge sullo scosceso monte di Santa Lucia, intorno al quale furono edificate le case del borgo e, in seguito, circondato dalle mura di cinta.
Tra i suoi prodotti tipici troviamo la ciambella De.Co., sagne e fagioli e la crespella. Le feste patronali sono in onore della Patrona Santa Barbara, nella prima domenica di giugno, della Madonna di Loreto nell’ultima domenica di luglio, e di San Paolo nell’ultima domenica di agosto, a cui è dedicata la statua nell’omonima chiesa, realizzata a inizio 1900 dall’artista arpinate Vincenzo Morricone.
Santa Barbara è la protettrice di pompieri, artificieri e marinai perché, secondo la tradizione, morì martire nel 306 d.C.. Il culto locale per Santa Barbara risale alla fine del 1800, quando a Fontana Liri fu installato il Polverificio con i festeggiamenti al 4 dicembre ricchi di addobbi e luminarie. La chiesa di Santa Barbara fu costruita nel 1925 e nel 1933 fu ampliata fino a raggiungere la piazza. La festa di Santa Barbara si celebra a Fontana Liri la prima domenica di giugno ma le celebrazioni religiose si svolgono anche il 4 dicembre.