Filettino è il borgo più alto nel Lazio. Siamo in un territorio incontaminato tra il Parco Naturale Regionale Monti Simbruini e la Riserva Regionale Zompo lo Schioppo, su una splendida terrazza panoramica a quota oltre 1000 metri sui monti Viglio, Cotento e Tarino.
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Monte Viglio – Facebook Barbara Fiore @parcomontisimbruini
Il Monte Viglio è a quota 2150, la vetta più alta dei monti Cantari. Siamo nel Parco Naturale dei monti Simbruini. Dalla Serra di S. Antonio a Filettino parte un percorso a piedi di tre ore per raggiungere il Belvedere, a quota 1770 metri. Dalla storica Croce sulla vetta s’ammira un vastissimo panorama che spazia dalla catena del Velino – Sirente a nord ai monti Ernici a sud, e, nelle giornate più limpide, le isole Pontine.
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Filettino in autunno – Facebook @comunefilettino
Probabilmente Filettino fu fondato nel VI secolo dalle popolazioni del basso Lazio in fuga dalle invasioni barbariche. La storia di Filettino è raccontata dai resti delle Mura Saracene e da chiese molto antiche, come quelle San Bernardino, con gli affreschi quattrocenteschi, e di San Nicola.
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le Mura Saracene nel Parco Simbruini – www.parchilazio.it
Le Mura Saracene sono a 3 km fuori da Filettino, lungo la strada Trevi – Filettino, dove l’alta valle dell’Aniene si restringe. Si tratta di una muraglia lunga 37 metri e alta fino a 7. Si accosta alla parete di roccia che si erge sulla strada, costruita con blocchi calcarei squadrati di varia misura e pietrame calcareo di riempimento. Le mura sono costruite con una tecnica degli Antichi Romani. Alcuni studiosi ritengono che furono erette dai Romani durante le invasioni saracene nel secolo IX, altri dopo la sottomissione degli Equi, e altri ancora li ritengono i resti di un acquedotto.
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altare Madonna della Neve nell’Abbazia di SS. Nicola e Giovanni – www.parchilazio.it
La Chiesa di San Nicola, ovvero l’Abbazia dei SS. Nicola e Giovanni, custodisce i frammenti di affreschi risalenti al 1220 che raffigurano il Giudizio Universale e i Dodici Apostoli. Alcuni storici la mettono in relazione con uno dei dodici monasteri eretti da San Benedetto nella Valle dell’Aniene. Nel 1726 è stato scoperto un altare dedicato alla Madonna della Neve.
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Cona di San Bernardino altare – www.comune.filettino.fr.it
Si narra che nel 19 maggio del 1486 accadde il miracolo di San Bernardino da Siena, il Vescovo ospite a Filettino. Il Santo si inginocchiò in preghiera per intercedere in favore del paese, assediato dagli Orsini. Sulla roccia dove si poggiò per pregare rimase impressa l’impronta del piede e del ginocchio. Il cielo s’incupì e iniziò a grandinare ma la grandine colpì violentemente solo i soldati assedianti, accampati in quella che oggi è nota come la Cona di San Bernardino. I soldati fuggirono. Il Santo era in realtà morto nel 1444 ma la devozione non si è mai spenta tanto che nel 1500 San Bernardino sostituì l’allora Patrono San Sebastiano.
Il paesaggio è dipinto dalla sorgente del fiume Aniene, i boschi di abeti, betulle, faggi e querce oltre al laghetto del Pertuso. La Sorgente del Pertuso è a 5 km da Fiumata, dove una roccia serra l’Aniene in una gola. L’insenatura ha originato un laghetto artificiale considerato un paradiso dagli appassionati di pesca alla trota.
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Campo Staffi – www.parcomontisimbruini.it
Il panorama naturale è suggestivo, tra vallate immense, montagne di oltre duemila metri, paesaggi che spaziano dal Gran Sasso d’Italia fino al mar Tirreno. Gli mpianti sciistici in località Campo Staffi si snodano su un dislivello che va dai 1500 metri ai 2000 della vetta. Sono disponibili 2 anelli per 10 Km per gli amanti dello sci di fondo.