Sorge su un’altura dei Monti Ernici, nella provincia di Frosinone, Ferentino è distante 75 chilometri da Roma, in posizione panoramica e il suo territorio è particolarmente ricco di acque sorgive, che hanno dato vita alle splendide terme.
La sua rocca medioevale è considerata ancora oggi un capolavoro di ingegneria civile e un’opera d’arte tra le più suggestive: passeggiando per le sue vie si possono ammirare le mura di cinta ben conservate, l’Acropoli, la Porta Sanguinaria, la più nota (così chiamata perché vi passavano i condannati a morte per raggiungere il sottostante luogo delle esecuzioni), e la Porta Casamari a doppio arco.
Il borgo è ricco d’arte e di storia, grazie ai numerosi monumenti e chiese; in epoca imperiale la città fu il centro favorito dalla nobiltà romana, attirata dalla facile posizione, dal clima, dalle belle ville, dalle sorgenti di acqua, dal teatro di 54 metri di diametro che poteva ospitare fino a 3.500 persone.
Il Mercato Romano, al quale si accede tramite un arco di otto metri di altezza, è pavimentato in opus incertum e coperto con volte a botte: perfettamente conservato, è tutt’ora utilizzato.
Di notevole interesse la storica acropoli di Ferentino con la Cattedrale dei Santi Giovanni e Paolo, il Vescovado e il seminario.
Citiamo la Chiesa di Santa Maria Maggiore, fondata dai monaci cistercensi, e il sepolcro rupestre di Aulo Quintilio Prisco, scolpito nella viva roccia.
Le Terme di Pompeo, situate in un parco secolare, erano note fin dall’epoca romana e a Domitilla, moglie di Vespasiano, nativa di Ferentino, è attribuita la loro costruzione.
Tra i piatti tipici troviamo gli pallocchi cull’erua, una tipica pasta con le verdure, i pantufu, cotti al forno, oltre a gnocchetti e fettuccine fatte a mano.
La pizza alla tiglia, in particolare con la ricotta, è da assaggiare così come la minestra col pane sotto, i dolci alle mandorle, gli struffoli a Carnevale e il pangiallo.