Vicino al Lago di Vico a pochi chilometri da Viterbo, sorge Fabrica di Roma, culla dell’antica capitale dei Falisci e di invitanti tradizioni culinarie.
Il Castello Farnese e la Collegiata caratterizzano l’aspetto del centro storico medievale. Basta entrare nella Chiesa di San Silvestro per scoprire gli affreschi che decorano l’intera abside, un piccolo capolavoro rinascimentale dei fratelli Torresani, e in quella di Santa Maria della Pietà, con un impianto ottagonale che ricorda le architetture di Antonio da Sangallo che, come nelle sue opere, prevedeva una cupola mai realizzata.
A pochissimi chilometri da Fabrica di Roma, imperdibili sono i resti dell’antica Faleri Novii, la città costruita per gli abitanti superstiti di Falerii, oggi Civita Castellana, distrutta dai Romani nel 241 a.C.. Dell’arcaico centro abitato a ridosso della via Amerina, sono ancora ben riconoscibili la cinta muraria con la porta, i resti di alcuni edifici nell’antico Foro, per buona parte immersi nella vegetazione, e la Chiesa abbaziale di Santa Maria di Falleri. Costruito intorno all’anno 1100 d.C. forse dai monaci Cistercensi, questo complesso monastico è un gioiello romanico con ben cinque absidi intatti, scanditi da archetti, il portale, e l’interno, rimaneggiato nel tempo, recentemente restaurato e riportato all’antica meraviglia.
Il paese è noto anche per tre appuntamenti gastronomici imperdibili: a novembre, la Sagra del Fagiolo Carne, un pregiato legume autoctono che sopravvive solo qui, un tempo utilizzato come moneta di scambio e oggi riconosciuto come prodotto tipico fabrichese; ad agosto, il Festival della Birra; e a luglio la Sagra della Pecora, emblema del profondo legame con il territorio e di usanze come la transumanza, una delle risorse più radicate nella Tuscia.