Il Palio del Velluto a Leonessa
A Leonessa il Palio del Velluto è un vero e proprio ritorno al Rinascimento. La rievocazione storica, i teatri equestri, i musici, i giullari e le ricette rinascimentali da gustare nelle caratteristiche taverne riportano al Cinquecento. Il tutto animato dall’accesa rivalità fra i Sesti, le sei contrade che compongono Leonessa, bandiera arancione Touring, fondata nel 1278 da Carlo d’Angiò.
Dal 28 al 30 giugno il borgo apre le sue porte per l’edizione dell’era moderna del Palio del Velluto, rievocazione storica delle feste che, per otto giorni, si svolgevano cinque secoli fa in occasione della solenne Fiera di S. Pietro. Il Palio del Velluto, il cui nome è legato all’attività di tessitura locale, veniva disputato in occasione della festa dei Santi Pietro e Paolo e della relativa fiera. La manifestazione è stata riportata in vigore dal Comune di Leonessa nel 1997, collegandola anche all’ingresso solenne di Margherita D’Austria, figlia dell’imperatore Carlo V e duchessa di Parma, cui il padre aveva concesso Leonessa in feudo.
Si disputano diverse gare, dalla “palla grossa”, alla “gara del pane” fino alla più importante “giostra del velluto” a cavallo. Sono in gara i rappresentanti dei rioni, i cosiddetti “Sesti” in cui la città fu suddivisa nel 1278, all’atto della fondazione da parte del re di Napoli Carlo d’Angiò. Intorno a queste divertenti e spettacolari gare, prende vita un evento che rappresenta un vero e proprio tuffo nel passato che vede protagonisti dame, cavalieri e fanti, con esibizioni di falconeria, spettacoli del fuoco, tamburini e archibugieri.
Domenica pomeriggio c’è uno dei momenti più attesi, lo spettacolare corteo storico-allegorico con oltre 600 figuranti in costumi d’epoca alla presenza di Margherita d’Austria, interpretata dalla “Madonna” del Sesto vincitore.
In occasione del Palio, con il Madrugando, ben 6 taverne riaprono per deliziare anche i palati più esigenti con particolarissime ricette rinascimentali e piatti tipici della tradizione locale. Si può pagare solo con il carlino infatti, per la circostanza, si batterà anche moneta.
