Colle san Magno era particolarmente cara al maestro Severino Gazzelloni, che qui amava spesso soggiornare.
Nel suo territorio sono stati rinvenuti i resti di un sepolcro dell’età della pietra e frecce in selce e quarzite, e nei boschi che la circondano si raccolgono pregiati tartufi che rappresentano il vanto ed insieme il prodotto caratteristico del paese.
Colle San Magno venne fondata da un gruppo di abitanti di “Castrum Coeli“, un castello costruito sulla sommità del monte Asprano, che furono costretti dal clima particolarmente rigido e dalla mancanza d’acqua ad abbandonare quel sito e ad insediarsi su di un colle poco lontano.
Il piccolo paese è situato nelle immediate retrovie del fronte di Cassino, che durante l’ultimo conflitto mondiale fu sottoposto a violente rappresaglie da parte delle truppe tedesche occupanti e a violenti bombardamenti da parte delle forze alleate, che causarono la morte di numerosi civili e la distruzione di gran parte dell’abitato.
Il lunedì dell’Angelo tra Colle S. Magno e Castrocielo si rinnova l’antico rito del bacio delle Madonne, con un itinerario che porta sulla vetta del monte Asprano.
Un percorso nella natura alla scoperta di paesaggi e di panorami mozzafiato, di verdissime vallate e di cime a tratti ancora candide per raggiungere il sito dell’antica madrepatria.
Oltre ai rinomati tartufi, si possono degustare la tipica frionza, una minestra di pane e verdure e le pagliette, ciambelle dolci preparate con uova zucchero e farina.