Civitavecchia, maggiore porto del Lazio, dista da Roma 65 chilometri.
Molto trafficata dai turisti, da qui partono i traghetti per la Sardegna, è una città dall’aspetto moderno ma dalle origini antiche.
L’anima della città è legata al suo porto e alle tradizioni.
La grandezza del Porto e l’imponenza del Forte Michelangelo raccontano la storia della città e la sua potenza nel passato: dagli Etruschi ai Romani, dai Bizantini ai Saraceni, fu con la Chiesa che Civitas Vetula fu ricostruita e ribattezzata nel’ 849 d.C. e conservata fino ai giorni nostri.
Passeggiate tra verde e sorgenti naturali, escursioni in mare e tra i fondali, regalano al visitatore visioni di epoche passate, tra resti archeologici e bellezze naturali.
Da visitare la Villa della Terme Taurine, sorta intorno al grande Porto voluto da Traiano nel 106 d.C., luogo che fu un importante centro per i commerci nel periodo romano.
Questo imponente complesso termale è considerato il più rappresentativo della civiltà romana nell’Etruria meridonale, ampliato da Adriano che ne sfruttò al meglio la sorgente sulfurea.
Da non perdere il Forte Michelangelo, la più ampia fortezza costruita nel Cinquecento, a difesa dell’unico porto vicino a Roma.
Voluta da Papa Giulio II su progetto dell’architetto Bramante da Urbino, vene ultimata nel 1535 Sotto la direzione di Michelangelo che completò anche la parte superiore del Maschio.
La Festa di Santa Firmina, Patrona della città e protettrice dei naviganti viene celebrata il 28 aprile con la suggestiva processione a mare con tanto di fuochi di artificio.
La cucina offre ottime ricette sia di mare che di terra.
Dal mare celebre è l’antipasto di “lumachelle di mare”, profumate con aglio e prezzemolo, polpetti di scoglio alla civitavecchiese ed una ricca zuppa di pesce.
Dai Monti della Tolfa la fresca ricotta di pecora.