Ruscelli che scorrono mostrando la vita che sgattaiola tra i rivoli d’acqua. Cinguettii assillanti, dirompenti e a tratti violenti di passerotti che si contendono il frutto più maturo, nascosto tra la chioma dell’albero. È la natura che si è ripresa il suo posto nel mondo. Tornando a tirare un “sospiro di sollievo” per l’abbassamento dell’inquinamento dal quale era stata sopraffatta.
Un antico proverbio dice che i fiumi e i mari, prestano, ma non regalano. È accaduto a noi. La natura si è ripresa la sua vita, la sua bellezza, la sua energia. Il profumo delle margherite che nascono spontanee nei piccoli spazi verdi della città. Il tarassaco che illumina di giallo il nostro breve percorso. Il gelsomino che scende dai balconi. Oppure ancora l’Albero di Giuda che con le sue tonalità sgargianti rallegra la nostra breve passeggiata.
Parrebbe quasi una visione romantica e poetica, se non fosse che le nuove immagini del satellite Sentinel-5P, del programma Copernicus gestito da Commissione Europea e Agenzia Spaziale Europea (Esa) hanno rilevato che l’inquinamento è calato drasticamente a causa delle misure di contenimento e del blocco delle attività messe in atto per fronteggiare l’emergenza da coronavirus SarsCoV2.
Il satellite Sentinel-5P ha fornito una mappa dell’inquinamento atmosferico in Europa, come aveva fatto anche per la Cina, rivelando una significativa diminuzione delle concentrazioni di un inquinante chiave, il biossido di azoto, generato da attività umane come traffico, produzione di energia, industrie.
Ci stiamo abituando, in queste settimane, a vedere foto di panorami idilliaci e cieli tersi, svuotati dagli esseri umani e soprattutto dall’inquinamento a causa dello stop quasi totale delle attività produttive: ebbene, la diminuzione delle polveri sottili nell’aria potrebbe essere non solo una conseguenza positiva del coronavirus, ma anche e soprattutto ciò che potrebbe salvarci la vita. Lo ha affermato lo studio di Harvard!
Tesi condivisa anche dall’Istituto superiore di Sanità. I ricercatori dell’Iss lavoreranno su questo scenario, che va tenuto in considerazione nella fase 2. La riduzione delle polveri sottili è una cosa a cui l’Italia lavorava già, perché fa parte degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.
In questi giorni durissimi di quarantena forzata, la natura si sta riappropriando dei propri spazi, con numerosi avvistamenti di animali in situazioni e luoghi inusuali: dove l’uomo è stato costretto ad arretrare, tornano gli animali. Anatre che percorrono i marciapiedi di Lungotevere. Lepri che tornano nei parchi cittadini. Volpi che zompettano sulla Via Flaminia o a Villa Pamphilj. Sono più i gatti che i pedoni a percorrere le strade romane in questo periodo. Si trascinano lenti in attraversamenti pericolosissimi un tempo, ma che oggi, con la strada libera, non lo sono più. Date uno sguardo all’hastag #iparchiacasatua e potrete ammirare ancor meglio lo spettacolo che la natura della Regione Lazio vi offre.
Ogni angolo di verde, di mare e montagna ha tratto da questo momento di “silenzio umano” un qualcosa di positivo. Il nostro litorale ha un mare più limpido. Ostia, Fregene, Ventotene, Sabaudia, il Circeo, per ora sognatele queste località, ma domani che tutto tornerà a una “normalità” consapevole, speriamo, questi luoghi paradisiaci vi attenderanno, più belli che mai! Le passeggiate in montagna dal Terminillo, al Monte Livata, al Semprevisa o nella Faggetta Vetusta saranno indimenticabili.