La piccola Città di Cave è a quota 900 metri, immersa tra i castagneti sui monti Prenestini. È stata un feudo della famiglia Colonna e conserva i resti di uno dei più antichi castelli del Medioevo laziale.
Cave è detta la Città dei Presepi e a cavallo dell’8 dicembre si apre il sipario su Presepi Aperti, un lungo weekend di spettacoli, concerti, eventi artistici e gastronomici. La Città dei Presepi ospita il Presepe Monumentale di Lorenzo Ferri nei sotterranei dell’ex Convento degli Agostiniani del 1100, sede distaccata del Museo Civico Lorenzo Ferri. Si contano 9 statue alte oltre 4 metri, imponenti opere scultoree dell’artista Lorenzo Ferri che l’hanno reso il Presepe artistico più alto al mondo. Il Presepe artistico di Cave è visitabile tutto l’anno.
All’interno dei locali dell’ex Convento degli Agostiniani si trova anche il Museo della Civiltà Contadina, con 1300 oggetti e strumenti di lavoro e per uso domestico appartenuti ai contadini.
Cave si trova sulla Direttrice Prenestina – Casilina della Via Francigena del Sud. Nel chiostro della Chiesa di San Carlo Borromeo è ospitato a giugno il Premio Letterario Caffè Corretto.
Il Santuario della Madonna del Campo è una chiesa a navata unica absidiata in località Campo. Prende il suo nome dal campo di battaglia dove combatterono Romani e Prenestini contro Volsci ed Ernici, nel 267 aC. Qui era custodito l’affresco bizantino della Madonna in trono con Bambino e i Santi Pietro e Paolo ai suoi lati. La chiesa fu abbandonata a causa delle invasioni barbariche e l’affresco fu rinvenuto solo il 27 aprile 1655.
Nei secoli, durante i periodi bui della peste, dei terremoti e del colera, i cittadini di Cave e i pellegrini si affidarono alla Vergine. Per ringraziarla, le dedicarono un giorno di festa, il 27 aprile. Nel 1880 la Madonna del Campo fu proclamata Patrona di Cave insieme a San Lorenzo, a cui è dedicata un’altra chiesa. L’affresco della Madonna in trono con Bambino è custodito nella cripta del Santuario, raggiungibile con una scala a metà navata.
I piatti e prodotti tipici di Cave sono quelli della tradizione culinaria contadina, come il prosciutto di cinghiale, gli gnocchi a co’ de soreca e le meringhe fatte con le noci locali, montate a neve rigorosamente a mano.
Il toponimo deriva dalla presenza di cave di tufo e di breccia aperte già dagli antichi Prenestini e Romani. Fu meta di villeggiatura estiva per i romani per le proprietà benefiche delle sue acque, come testimonia l’antica fonte Santo Stefano nel Parco Naturale Villa Clementi. La ricchezza di sorgenti d’acqua ha fatto proliferare la produzione di castagne, noci e nocciole. Nei primi del Novecento, le castagne di Cave sono stati esportate fino in Francia per la produzione dei famosi marron glaçes.
A fine ottobre si celebra la Sagra della Castagna e dei prodotti tipici di Cave per due weekend. Da quasi 100 anni, nel borgo vecchio si degusta il Marrone PAT di Cave e i tipici “gnocchetti a sassetto” e la “Serpetta”, il biscotto a forma a “S”. La festa continua con le curiose corse “in onore della Castagna”: la Bicicastagnata, gara ciclistica di 45 Km, e la Corricastagna. Inoltre, si svolge la Gara di Cucina “Castagna d’Oro – Cantina d’Oro – Kilo d’Oro”.