Fondato dall’ Abate Desiderio per difendere il territorio di Montecassino, sorge alle estreme propaggini meridionali della provincia di Frosinone, tanto che in passato segnò il confine tra i possedimenti dell’Abbazia di Montecassino ed il Ducato di Gaeta.
Dal belvedere del borgo antico, posto sulla sommità di una collina, nelle giornate limpide, si può vedere il mare seppur lontano, il golfo di Gaeta e persino Ischia e Napoli e guardando verso Cassino l’Abbazia di Montecassino.
Deriva il suo nome da “Castel Nuovo delle Fratte” (Fratte è l’odierna Ausonia), unito a Parano, il luogo dove fu fatto costruire il Castello, sul Monte Parano.
Il paese diviene assai vivace soprattutto nel periodo estivo.
Lasciato il centro si scende verso il più antico e il più moderno dei suoi casali: S. Antonio Abate o Valli.
Il più antico perché qui, immediatamente sotto il livello stradale, sorge la chiesa di S. Antonio Abate; e il più moderno perché questa frazione si sta sviluppando notevolmente con case, attività commerciali e industriali. Castelnuovo Parano fa parte con le limitrofe Ausonia e Coreno Ausonio del Distretto Industriale del Marmo.
Castelnuovo Parano può essere base per escursioni sul Monte Calvo.
Il Castello e la Torre di protezione sono hanno goduto dell’importante recupero fatto nel centro storico.
Ogni casa, ogni pietra, ogni angolo della città è stato valorizzato tanto da essere tra i più bei soggiorni per i turisti che amano le memorie storiche.
La tradizione gastronomica locale è rustica e saporita: da gustare Laina e Cici, un primo piatto povero base di pasta fresca e ceci che ha fatto la storia del paese, e la Marzolina, un formaggio di capra che viene lavorato da marzo a ottobre e che ha un gusto sostenuto e aromatizzato.
Regina del gusto locale è anche la buona salsiccia di maiale tipica con bruschetta.