Il piccolo borgo di Casaprota sorge nell’alto bacino del torrente Farfa. Colpisce per il paesaggio bucolico costellato di ulivi, rovine medievali e tracce di Luis Sepúlveda.
“Una volta, più di quattro decadi fa, un borghese un tempo facoltoso chiuse definitivamente le porte del suo palazzo a Casaprota […] Ma non si accorse che, prima di chiudere la porta, un gatto entrò nel palazzo e lì rimase, aggirandosi solo, come un fantasma a quattro zampe, per le stanze dai mobili eleganti e i ritratti dai volti austeri. […]
Dopo più di quarant’anni, il mio amico Renato Vivaldi e l’Associazione Culturale Sabinarti aprirono il palazzo e lo convertirono in una residenza per artisti. Il gatto è ancora lì, mummificato, addormentato per sempre ai piedi di una botte. Nel suo silenzio ascolta le voci di artisti finlandesi, cechi, brasiliani, colombiani e di altre nazionalità che giungono al palazzo per godersi il sereno paesaggio di boschi e uliveti, e ispirarsi.
E la dimora, come non poteva essere altrimenti, si chiama ora Palazzo del Gatto.”
Così Luis Sepúlveda racconta la storia del gatto nella cantina a Palazzo del Gatto. Questo edificio del 1800 nel centro di Casaprota prende il nome dalla presenza di un gatto mummificato nella grotta dei vini. Sepúlveda fu spesso ospite nel Palazzo per incontrare gli amici sudamericani, una comunità di artisti e intellettuali che hanno utilizzato questa residenza come luogo creativo.
Quest’antica residenza di nobili locali custodisce ancora mobili, oggetti e decorazioni artigianali e la “grotta”, ossia la cantina del vino. Tra ulivi, alberi da frutta e un roseto, il meraviglioso giardino panoramico è impreziosito dal pozzo di acqua sorgiva e dalle costruzioni agricole del 1700, ora utilizzate come laboratori artistici. Il Palazzo è utilizzato come residenza per artisti e creativi d’ogni genere, un punto d’incontro per eventi internazionali valorizzato dall’Associazione Culturale Sabinarti.
Il Teatro Fausto Tozzi è nella piazza comunale e ospita spettacoli teatrali, cinematografici, presentazioni di libri e matrimoni civili. Nell’ultima settimana di luglio, da circa 30 anni si svolge la rassegna cinematografica “Premio Fausto Tozzi” nella piazzetta del centro storico di Casaprota. Ogni sera è proiettato gratuitamente un film diverso uscito durante l’anno corrente.
La frazione di Collelungo si districa tra strette stradine medioevali dove nel 1480 gli Orsini furono i signori. Anche il Castello di Casaprota passa dai Brancaleoni agli Orsini nello stesso periodo. Nel Cinquecento il palazzo signorile, oggi Palazzo Filippi, fu ammodernato.
Dalla valle dei fiumi Montenero e Farfa alla catena dei monti Sabini, il panorama rurale è caratterizzato dalle piante secolari di olivo e di quercia. Le olive producono uno dei migliori olii d’Italia. Nell’ultimo fine settimana di gennaio, si degusta l’Oro Verde della Sabina su una calda bruschetta alla Sagra della Bruschetta a Casaprota.
Tra spettacoli folcloristici, mostre, musica dal vivo e visite guidate, nel weekend della Sagra l’olio accompagna anche altre tipicità del territorio sabino, come le salsicce, gli spaghetti all’amatriciana, la zuppa di farro e tartufo, le fregnacce alla sabinese e le pizze fritte.
A metà agosto è imperdibile la Sagra delle Fettuccine ai Funghi Porcini. Da oltre 40 anni, s’impastano uova e farina per una deliziosa pasta condita con funghi porcini con olio extravergine di oliva.