La Casa studio di Francesco Trombadori si trova a Roma, all’interno del parco storico Villa Strohl Fern, adiacente Villa Borghese.
Lo studio è il n°12 ed è conservato come era in originale.
Francesco Trombadori nasce a Siracusa nel 1886 e si trasferisce a Roma intorno al 1907, per seguire i corsi della Scuola libera del nudo e dell’Accademia di Belle Arti.
Nel 1911 comincia la sua attività espositiva nel foyer del Teatro comunale di Siracusa, prendendo il nome d’arte di Franz Trombatore d’Ortigia.
A Roma frequenta assiduamente il Caffé Aragno. Il caffè, con la sua famosa “Terza Saletta“, è in quegli anni uno dei principali ritrovi degli artisti che sono nella capitale. Nel caffè si incontrano pittori e letterati per discutere sui grandi temi dell’arte. Si commentano e si dibattono le idee presenti in alcune riviste culturali dell’epoca, come “Valori Plastici” e “La Ronda”, si affrontano le opposte visioni del classicismo e dell’espressionismo, si confrontano artisti affermati e d’avanguardia. Frequentano il caffè personalità come Carlo Socrate, Emilio Cecchi, Vincenzo Cardarelli, Giuseppe Ungaretti, Mario Broglio, Antonio Baldini, Roberto Longhi e Amerigo Bartoli, per citarne alcuni.
In questi anni l’artista di Ortigia cambia definitivamente il suo nome in Trombadori. Nel 1919 si stabilisce nello studio n°12, che non abbandonerà più per il resto della sua vita.
La villa, immersa nel verse, è luogo d’incontro di tanti intellettuali dell’epoca.
Strhol Fern, mecenate illuminato di origini francesi, dopo un lungo viaggio in Europa si era stabilito a Roma e aveva costruito questa villa immersa nel verde. Il marchese voleva creare un luogo ameno, a pochi passi dal centro della città Eterna, in cui gli artisti e gli intellettuali dell’epoca potessero soggiornare e incontrarsi per scambiarsi idee, prospettive, contaminarsi e realizzare le loro opere.
Trombadori è uno dei maggiori rappresentanti della Scuola romana. Dopo gli studi sulla pittura antica, l’artista inaugura un nuovo periodo e nel 1923 espone alla Seconda Biennale romana insieme a Cipriano Efisio Oppo ed altri artisti. I pittori vengono accolti dalla critica come “Neoclassici”.
Con le sue opere nel corso degli anni Trenta prenderà parte alla Biennale di Venezia, alle Biennali romane, alle Quadriennali e alle Sindacali, sperimentando un periodo di intensa attività.
Continua la sua ricerca pittorica che lo porterà a sperimentare una raffinata lettura dei paesaggi in chiave neometafisica.
Le sue opere vengono notate e acquistate dalla critica. Muore nel 1961 nel suo Studio a Roma.
Lo studio di Trombadori è uno dei rarissimi esempi che si conservano a Roma di studio-abitazione d’artista dell’800, perfettamente integro.
Lo studio si sviluppa in altezza per circa otto metri e sul soffitto presenta un lucernario. La casa è composta da un unico grande ambiente. In una porzione dell’abitazione è realizzato un soppalco a cui si accede mediante una scala in legno.
Lo studio è stato vincolato dal Ministero dei Beni Culturali e Ambientali nel 1985, perché ritenuto di particolare importanza.
Vi sono conservati gli arredi d’epoca, alcune opere, l’Archivio e la Biblioteca del pittore.
Lo studio è custodito dall’Associazione Amici di Villa Strohl, che ne gestisce le visite guidate, su prenotazione.
Nello studio si svolgono numerose attività come mostre e conferenze.
CONTATTI
Casa studio di Francesco Trombadori – Via di Villa Ruffo, 31 – 00196 Roma
Tel.: 3392036276