Il carciofo setino è un prodotto di eccellenza, coltivato in terra lepina già dai primi dell’800 in piccoli appezzamenti sotto il nome di “Rosa Setina”, alla cui qualità contribuiscono un’attenta selezione del cardo e le caratteristiche esclusive dei terreni.

Un prodotto perfettamente in linea con le indicazioni della dieta mediterranea che si caratterizza per le dimensioni maggiori delle altre qualità di carciofi (fino a un diametro di 10 cm.), la forma arrotondata, le brattee verdi tendenti al violaceo e l’assenza di spine e peluria.

Il carciofo di Sezze è del tipo “romanesco” a marchio IGP ed è apprezzato per la tipica fragranza, la morbidezza del “cuore”, i petali molto teneri e le sue qualità curative per l’elevata quantità di fibre e di ferro che contiene grazie al microclima dei Monti Lepini, riscaldato dai venti del litorale pontino.

Nelle ricette della tradizione e in quelle che la fantasia locale ha elaborato nel corso dei secoli, il carciofo di Sezze, che sia cotto al forno o in tegame, è una prelibatezza: alla giudìa, alla romana, fritti dorati, ripieni, o ancora ingrediente principe della lasagna o del sugo di condimento per la pasta. Ma non solo gastronomia, perché il carciofo di Sezze è utilizzato anche per la preparazione del liquore, della birra artigianale “Carciofa”, nella cosmesi e nella fitoterapia.

Dal 1969 l’intera comunità di Sezze nel mese di aprile dedica una grande festa durante la quale è possibile gustare l’ortaggio cucinato in tantissimi modi, accompagnato da buon vino locale o dalla Carciofa e dalla tipica pagnotta di Sezze, acquistare primizie di ogni tipo e assistere alle esibizioni di gruppi folk che rievocano usi e costumi della vita dei contadina dei nostri avi.

 

Social share
SCOPRI ANCHE

5 Presepi nel Lazio più unici che rari

Siete a caccia di Presepi più unici che rari? Nel Lazio si celano 5 presepi straordinari, emozioni indimenticabili da vivere a Natale 2024. Vedere per credere!

5 Dolci Natalizi, un viaggio tra le tradizioni del Lazio

Abbiamo spolverato i ricettari della nonna per regalarvi una scorpacciata di 5 dolci natalizi del Lazio, un viaggio tra le tradizioni più golose. Buon Natale!

La nuova stagione di visite all’Oasi di Ninfa

A partire dal weekend del 16 e 17 marzo 2024 riapre ufficialmente al pubblico il Giardino di Ninfa. Pubblicato sul sito dell’Oasi Naturale il Calendario 2024.

La Corsa con la Cannata di Arpino è UNESCO

La Corsa con la Cannata del Gonfalone di Arpino è stata iscritta nel Patrimonio Culturale Immateriale UNESCO. Riconosciuti anche altri Giochi inclusi nel Tocatì