Sulla Strada dei Vini dell’Alta Tuscia, Capodimonte brilla in uno dei paesaggi più pittoreschi della Tuscia. Le case arroccate su un piccolo promontorio scosceso disegnano il “profilo migliore del Lago di Bolsena”. In estate si abbronzano i bagnanti e in passato amavano soggiornarvi nobili famiglie, cardinali e papi.
I Farnese se ne innamorarono a tal punto da eleggerlo la loro dimora preferita. Commissionarono dunque tre opere straordinarie. La maestosa mole ottagonale della Rocca a strapiombo sulla scogliera vulcanica del promontorio di Capodimonte è immersa nel giardino all’italiana e ristrutturata nel 1500 da Sangallo il Giovane. Sull’isola Bisentina ci sono la chiesa dei S.S. Giacomo e Cristoforo del Vignola e l’edicola ottagonale di Sangallo il Giovane, ricordata da Dante Alighieri nella Divina Commedia.
Il lago di Bolsena e il lungolago panoramico sono perfetti per praticare vela, pesca, immersioni, escursioni e trekking, a piedi, a cavallo e in mountain bike. Il lungolago alterna meravigliosamente la sabbia vulcanica a incantevoli giardini all’italiana. Dal porto turistico partono i traghetti per piccole crociere sul lago che circumnavigano le due isole sul lago di Bolsena, Bisentina e Martana.
Assolutamente da visitare, la Cascina con le scuderie di Palazzo Farnese, la Chiesa di Santa Maria Assunta e la Chiesa di San Rocco abbellita dagli affreschi di Martin Figura. E ancora la Chiesa di San Carlo, il Parco Archeologico di Monte Bisenzo con le necropoli etrusche e il Museo della Navigazione.
Il piatto tipico di Capodimonte è il coregone, il pesce di lago ricercato per l’alta qualità delle carni e festeggiato ad agosto sul lungolago, arrostito e alla brace, insieme a lucci, tinche e latterini.
Il 17 gennaio si celebra Sant’Antonio Abate con la tradizionale benedizione degli animali, l’accensione del falò di Sant’Antonio e la tipica bruschetta condita con l’olio nuovo locale. Il 20 gennaio è invece il momento di celebrare il Patrono San Sebastiano. Imperdibile l’Infiorata nella terza domenica dopo Pasqua.
A Capodimonte si possiamo vedere ben due presepi straordinari. In un piccolo ambiente cittadino è stato allestito il Presepe Ricamato, completamente realizzato a mano con ago e filo. Le diverse scenografie, così come i vari personaggi, sono il frutto delle attente mani di ricamatrici e riproduce spaccati di vita capodimontana. Piccole sequenze di quotidianità che, dal fornaio alla lavandaia e dal vasaio al macellaio, conducono allo sfondo finale rappresentato dalla Natività. La semplicità e la grazia di cui è intriso donano a quest’opera una bellezza disarmante.
Il piccolo borgo di Capodimonte è digradante verso le rive del lago di Bolsena dove si cela il Presepe Subacqueo, commissionato alla scultrice viterbese Catia Cutigni e realizzata nel 1992. Si tratta di tre statue a grandezza naturale poste al di sotto dei giardinetti di via della Rocca. I sommozzatori dei Vigili del Fuoco le posero nel lago di Bolsena a una profondità di circa 7 metri. Il gruppo scultoreo è visibile anche a occhio nudo attraverso uno scenografico gioco di luci, impreziosito dallo scintillìo di una grande stella cometa.