Dalla Ciociaria alla provincia romana, due sono le candidature laziali per la prossima Capitale italiana della Cultura: Arpino e Cerveteri. In attesa di conoscere chi vincerà il titolo per il 2021, andiamo a conoscerle meglio.
Arpino è la patria di Cicerone e la sede dell’importantissima Certamen Ciceronianum Arpinas. A rendere prezioso questo borgo nel frusinate ci sono molte attrattive, prima fra tutti la celebre Fondazione Umberto Mastroianni, un luogo imperdibile per gli appassionati di arte.
Fin dall’epoca romana, non tutti sanno che Arpino si distinse come centro laniero di grande rilevanza. Diffusissima era la produzione artigianale, organizzata all’interno delle famiglie che ospitavano telai e arcolai tra le mura domestiche che oggi si possono ammirare nel Museo dell’Archeologia Industriale della Lana.
Da un’arte all’altra, quella della liuteria ha goduto proprio ad Arpino di una tradizione affermata e gloriosa. Merito della bottega del Maestro Luigi Embergher, valentissimo costruttore di strumenti musicali a corda attivo in città durante la seconda metà dell’Ottocento, e del suo allievo e continuatore Domenico Cerrone. Ogni loro opera è visibile nel Museo della Liuteria. Dal Quartiere Colle a quello di Civita Falconara e fino al Corso Tulliano, Arpino è un museo a cielo aperto!
Cerveteri, l’altra candidata è invece lo scrigno archeologico tra i più vasti del Mediterraneo, con i resti della Banditaccia, 40 ettari con migliaia di tombe etrusche, la più bella… la Tomba dei rilievi, con il corredo scolpito e dipinto, una straordinaria casa colorata. La magica Via degli Inferi sulla quale gli Etruschi passavano dalla città dei vivi alla città dei morti.
Il cratere con la morte di Sarpedonte e quello con il mito di Heracles e Cicno, due delle più famose opere di Euphronios come ceramografo. Il Museo Archeologico di Cerveteri, nello splendido Castello Ruspoli, raccoglie queste e tante altre opere ritrovate nella Necropoli della Banditaccia, di Monte Abatone e di Greppe Sant’Angelo.
Dalla Chiesa di Santa Maria Maggiore a quella di Sant’Antonio Abate, Cerveteri ha un enorme patrimonio religioso, meta perfetta di chi ama la cultura.
A chi delle due toccherà l’incoronazione? Per noi è ex aequo!