Canterano è la “Città del Tartufo” che sorge su una collina a ridosso dei monti Ruffi. Canterano è un’antichissima rotta commerciale utilizzata forse già dagli Etruschi, poi dai Romani. La posizione strategica e di controllo sulla Valle dell’Aniene è testimoniata da alcuni ritrovamenti. Due asce neolitiche, sette asce di bronzo scoperte in un magazzino e conservate a Roma nel Museo Pigorini, i resti di mura poligonali e le lapidi romane testimoniano le antiche origini di Canterano e la sua importanza.
Canterano si trova sul Cammino di San Benedetto, un itinerario nel cuore d’Italia che unisce i tre luoghi più importanti per lo sviluppo del movimento benedettino, da Norcia aMontecassino, passando per Subiaco. Simbolo del Cammino, è una “b” di colore giallo. Molte chiese a Canterano sono visitabili. La Chiesa di Santa Maria Assunta fu edificata sulla roccia viva nel secolo XVII. Nel Santuario della Madonna degli Angeli il 2 agosto si conclude con una suggestiva fiaccolata la Processione che ha inizio dalla Chiesa di Santa Maria degli Angeli a Roma.
Tra i numerosi abati del territorio, si ricorda Giovanni Torquemada. È noto per aver importato nel 1456 il primo torchio per la stampa in Italia, nel vicino Monastero di Santa Scolastica a Subiaco.
Le leccornìe che possiamo gustare a Canterano sono i prodotti del bosco. In cucina incontriamo infatti i funghi e i tartufi, il nero, il bianco e lo “scorsone”. A ottobre si festeggia questa prelibatezza con un doppio appuntamento alla Sagra del Tartufo, due fine settimana a Canterano all’insegna del tartufo. Il protagonista è sempre e solo uno, il tartufo nero estivo locale, raccolto nei boschi della Valle dell’Aniene. La Sagra del Tartufo è da oltre 10 anni una festa solidale. Ogni anno, il ricavato della Sagra è stato devoluto in beneficenza.
Assaggiate le “fregnacce”, le fettuccine di sola acqua e farina, tagliate a mano larghe e spesse, e poi condite con salsa di pomodoro, aglio e peperoncino.