Tappa 2: da Poggio Bustone a Rieti

La seconda tappa del Cammino di San Francesco parte dal Santuario di San Giacomo a Poggio Bustone e arriva a Rieti.
La lunghezza del percorso è di 17,3 Km.

Santuario di San Giacomo a Poggio Bustone

Santuario di San Giacomo a Poggio Bustone

Dal Santuario si discende in direzione Bandita. Dopo circa 2 Km si incontra un sentiero che si inoltra in coltivi, attraversa la località Poeta e si dirige verso San Liberato per una percorrenza complessiva di 5 km. Dopo il paese si lascia la strada comunale in direzione località Fonte di San Liberato e da qui un sentiero in salita conduce all’abitato di Cantalice attraversando il centro storico.
L’abitato di Cantalice sorse intorno al XII secolo. Cantalice fu per secoli in conflitto con la vicina Rieti. Quando nel 1557 gli scontri raggiunsero il culmine in un assalto diretto di Rieti, Cantalice ricacciò il nemico fregiandosi del motto “Fortis Cantalica Fides” che ancora caratterizza lo stemma civico.
Il borgo è noto per la sua verticalità e molto caratteristica è la scalinata nella zona medievale.
Cantalice e il suo stesso nome sono legati da sempre al leccio e alla quercia. Ancora oggi due querce secolari attendono il viandante che entra nell’abitato.

Chiesa di San Felice da Cantalice, foto da Facebook@Proloco Cantalice APS

Chiesa di San Felice da Cantalice, foto da Facebook@Proloco Cantalice APS

Molto interessante è la barocca Chiesa di San Felice da Cantalice che sovrasta il paese.
Da qui si gode una vista invidiabile sui Laghi Lungo e Ripasottile, all’interno della Riserva omonima nel cui territorio Cantalice ricade.
La Chiesa, a pianta latina, custodisce preziosi dipinti del XVIII secolo, raffiguranti le stazioni della via crucis e un organo settecentesco di grande pregio.
Superata Cantalice Superiore il cammino continua sulla strada provinciale Cantalice-Vazia fino alla località di Madonna della Pace. Da qui si abbandona la strada provinciale e si segue una strada comunale che percorre il crinale di un colle. Il cammino prosegue passando per i centri di Case Colasanti, San Gregorio e Civitella offrendo alla vista, a est, il massiccio del Terminillo, e a ovest la Piana Reatina.

Santuario di San Felice all'Acqua, foto da Fecebook@ProLocoCantaliceAPS

Santuario di San Felice all’Acqua, foto da Fecebook@ProLocoCantaliceAPS

Attraversando Civitella si arriva al Santuario di San Felice all’Acqua, eretto là dove il Santo compì il celebre miracolo facendo sgorgare l’acqua dal suolo. Il Santuario non è parte integrante del Cammino di Francesco anche se ve ne consigliamo la visita.
Continuando in direzione di Rieti, si comincia a scendere verso il Santuario della Foresta.
Si procede su una sterrata che arriva sino a valle dove si incontra Via dell’Acquamartina.

Santuario de la Foresta, foto da wikipedia

Santuario de la Foresta, foto da wikipedia

Di lì si va avanti verso monte per circa 500 m prima di svoltare a destra per percorrere l’ultimo tratto in leggera salita. Quindi a 550 m slm si giunge al Santuario de La Foresta.
Il Santuario è il secondo dei quattro Santuari facenti parte del Cammino di San Francesco.
In epoca prefrancescana il complesso era costituito da una chiesetta di campagna dedicata a San Fabiano. Proprio in questo luogo nel 1225 Francesco soggiornò per più di cinquanta giorni, diretto a Rieti per curarsi gli occhi. In attesa dell’operazione agli occhi Francesco aveva trovato infatti a San Fabiano un luogo tranquillo e appartato in cui rifugiarsi, immerso tra castagni e roveri, grazie all’accoglienza del sacerdote della chiesa. Come accadde sempre, l’arrivo di Francesco aveva richiamato molti pellegrini che durante la visita ne avevano approfittato per mangiare l’uva delle vigne del sacerdote. Costui era molto preoccupato di non poter effettuare la vendemmia. Ma miracolosamente Francesco ordinò di raccogliere i pochi grappoli rimasti e da questi ricavò più del doppio del vino ottenuto l’anno precedente con un raccolto completo. È ancora visibile in loco la vasca in cui venne pigiata l’uva.

 Il chiostro interno del Santuario de la Foresta, foto da wikipedia

Il chiostro interno del Santuario de la Foresta, foto da wikipedia

Uscendo dall’edificio si incontra la Domus, il luogo dove venne ospitato San Francesco con i suoi compagni. Da qui si accede ad un piccolo chiostro e scendendo alcuni gradini ci si avvia al luogo dove Francesco si ritirava per pregare.
Il complesso degli edifici attualmente presenti nel Santuario risale ad epoche diverse. All’inizio del XIV secolo vi troviamo i Romiti e poco dopo vi arrivarono i Clareni, seguaci di Pietro da Fossambrone. Nel XV secolo fu ampliata la Chiesa di S. Maria che risulta separata da quella originaria. Nel 1600 il convento venne donato ai frati minori che eseguirono degli ammodernamenti. Recentemente sono stati apportati ulteriori rifacimenti.
Lasciando il Santuario de La Foresta, dopo circa 40 minuti di cammino, si raggiunge Rieti.
Il percorso si completa in circa 6 ore e 30 minuti ed è considerato di media difficoltà.

 

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