Variante Valle Santa
Tappa 1: Rieti – Santuario Fonte Colombo – Santuario Greccio

La prima tappa della Variante Valle Santa parte da Rieti a ha come meta i santuari di Fonte Colombo e di Greccio.
La distanza da percorrere è di 23,4 km.

Statua bronzea di San Franceso a Rieti, ai piedi della Cattedrale di Santa Maria Assunta

Statua bronzea di San Franceso a Rieti, ai piedi della Cattedrale di Santa Maria Assunta

Si comincia il percorso dalla statua bronzea di San Francesco, accanto alla Cattedrale di Santa Maria Assunta a Rieti. Si percorre la cittadina per circa quattro chilometri quindi si abbandona la strada provinciale, in località Macelletto e si procede verso Fonte Colombo. La strada presenta un dislivello di 160 metri e dopo circa due kilometri si arriva al Santuario di Fonte Colombo.

Chiesa di S. Francesco e S. Bernardini presso il Santuario di Fonte Colombo, foto da wikipedia

Chiesa di S. Francesco e S. Bernardini presso il Santuario di Fonte Colombo, foto da wikipedia

Il Santuario sorge alle pendici del Monte Raniero e all’interno di un bosco sacro di lecci secolari.
San Francesco soggiornò in questi luoghi tra il 1217 e il 1223, a più riprese.
A Fonte Colombo San Francesco subì l’intervento di cauterizzazione degli occhi che, miracolosamente, avvenne senza dolore. Il poverello d’Assisi aveva contratto la malattia in Egitto e questa gli aveva provocato lunghi tormenti.
Sempre in queste terre, Francesco familiarizzò con Fratello Fuoco e qui si ricordano i diversi e commoventi dialoghi avvenuti tra i due.
Il Santuario è anche noto con il nome di Sinai Francescano. Il nome deriva dal documento risalente al XIV secolo del francescano cosiddetto “anonimo reatino”. Il fedele parla della santità del Monte Raniero, dove attualmente sorge il Santuario, definendolo come “un nuovo Sinai in cui fu data la legge”. Qui, infatti, pochi anni prima della sua morte, Francesco concepì e scrisse la Regola definitiva del suo Ordine, a seguito di un digiuno di quaranta giorni.

Cappella del Sacro Speco, foto da wikipedia

Cappella del Sacro Speco, foto da wikipedia

Un altro luogo magico del Santuario è il Sacro Speco dove, secondo la tradizione, Francesco ricevette la Regola. Nella profondità di una fenditura della roccia, Francesco trovava il suo dialogo intimo con Dio. Proseguendo si arriva al leccio dove pare Dio stesso abbia confermato la Regola al Santo.
I luoghi in cui è immerso il Santuario sono aspri, impervi e soprattutto ricchi d’acqua tanto che visitandoli si possono trovare diverse cascatelle.
Il nome di Fonte Colombo deriva da Fons Colombarum. Secondo quanto riferito da Francesco stesso, che dette il nome al luogo, nelle acque fresche e limpide che si trovano in questo posto si andavano ad abbeverare numerose colombe bianche.
Dopo la morte di Francesco il Santuario di Fonte Colombo venne ampliato e nel 1373 vi si stabilirono i frati dell’Osservanza. Ancora oggi il Santuario, che è il secondo per grandezza ad essere stato costruito da Francesco, regala suggestioni uniche e in esso si respira l’atmosfera di sacralità legata al Santo.

Contigliano

Contigliano

Una volta lasciato il Santuario si procede verso l’abitato di S. Elia, che si attraversa. Dopo essersi lasciati alle spalle la Chiesa di S. Elia Profeta si procede verso Piani Poggio Fidoni.
Qui il panorama si fa ampio e si prosegue fino ad entrare in Val Canera.
Si giunge in località Colle Posta da dove è possibile ammirare tutta la Valle Santa e si prosegue fino ad arrivare al borgo di Contigliano.

Abbazia di San Pastore , foto da wikipedia

Abbazia di San Pastore , foto da wikipedia

Si passa per Contigliano Alto e quindi si imbocca il sentiero Onnina, che prende il nome dall’omonima sorgente che si incontra lungo il tragitto. Camminando lungo il tracciato del Cammino ci si imbatte nell’Abbazia di San Pastore, risalente al 1255 ed edificata sulla precedente Abbazia di San Matteo de Monticulo.
La costruzione ruota attorno ad un bellissimo chiostro e comprende la chiesa, il parlatorio, la sacrestia, l’aula capitolare e l’appartamento dell’abate.

Santuario di Greccio visto dal paese

Santuario di Greccio visto dal paese

Lasciata alle spalle l’Abbazia ci si dirige verso il Santuario di Greccio, a cui si arriva dopo circa un’ora di cammino.
Prima di giungere al Santuario si passa per il borgo, presso il quale è possibile fare una sosta.
Il Santuario di Greccio è incastonato nella roccia e ha il suo cuore nella Cappella del Presepio, edificata presso la grotta dove avvenne la storica rievocazione della Natività voluta dal Santo, da cui si ritiene essere nata la tradizione del Presepe. All’interno l’affresco con le due Natività, quella di Betlemme e quella di Greccio

Grotta della Natività, foto da wikipedia

Grotta della Natività, foto da wikipedia

Francesco si era recato a Greccio nell’anno 1209 o nel 1217. Il pellegrino si ritirava in meditazione sul monte Lacerone, che sovrasta il Santuario e scendeva nel borgo a predicare presso i suoi abitanti il Vangelo. In quel periodo Francesco aveva stretto amicizia con il feudatario di Greccio, Giovanni Velita. Proprio a quest’ultimo l’eremita nell’anno 1223 chiese aiuto per la realizzazione, durante la notte di Natale, di un progetto che egli aveva in mente fino dagli anni di Fonte Colombo: la rievocazione storica della nascita di Gesù all’interno di una grotta con il bue e l’asinello.
Francesco desiderava in cuor suo ardentemente vedere “con gli occhi del corpo” il Signore Dio farsi uomo e il miracolo si racconta che avvenne proprio durante la notte di Natale di quell’anno, alla presenza dei tanti fedeli giunti per l’avvenimento.
Durante quella Betlemme accaduta nel piccolo paese del reatino, il sacerdote celebra la messa della notte di Natale e Francesco canta il Vangelo. Poi prende tra le braccia il bambinello che sembra prendere vita e rinascere nella fede dei presenti.

Interno della Chiesa dell’Immacolata Concezione, foto da wikepedia

Il primo nucleo del Santuario rappresentato dalla Cappella del Presepio fu realizzato nel 1228, anno della canonizzazione del Santo. Successivamente la struttura fu ampliata con i luoghi abitati da Francesco: il Dormitorio e il Refettorio. In fondo al Dormitorio vi è la celletta con la roccia su cui dormiva il Santo.
Al piano superiore il Dormitorio del tempo di S. Bonaventura da Bagnoregio.
La Chiesa moderna del Santuario, dedicata all’Immacolata Concezione, fu realizzata nel 1959. L’esterno è in pietra e intonaco, mentre l’interno, composto da una navata unica è finemente decorato con sculture in ceramica e in legno.
Qui termina la prima tappa della Variante Valle Santa del Cammino di Francesco, che richiede circa 8.30 ore di cammino e un grado di difficoltà medio.

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