Calcata è una meraviglia arroccata su uno sperone tufaceo nel Parco Naturale Regionale Valle del Treja. È uno dei luoghi più suggestivi in Italia naturalmente fortificati sulla Via Francigena. Le tortuose stradine pedonali s’affacciano sugli incredibili panorami delle forre di tufo rossastro. Siamo su una delle tappe del Comprensorio della Via Amerina e Forre, meta di escursionisti e fotografi.
Nascoste sotto archi ricoperti d’edera, s’incontrano botteghe di restauro, artigianato del cuoio, ceramica e vetro. E poi studi d’arte e creazioni di monili. Tutt’intorno sale da the, caffetterie e ristorantini dove assaggiare buon vino e piatti tradizionali.
Il borgo s’impreziosisce con il medievale Palazzo Baronale Anguillara, location d’eccezione per mostre, convegni e matrimoni, e la Chiesa del Santissimo Nome di Gesù, con l’antico soffitto a capriate di legno e un bel fonte battesimale del secolo XVI.
Dopo il terremoto di Messina nel 1908 alcuni paesi minacciati da frane furono ritenuti poco sicuri. Una legge decreta il trasferimento dell’abitato, l’abbandono e la demolizione delle case dei borghi a rischio. Anche Calcata con un Regio Decreto del 1935 è incluso in quell’elenco. Fortunatamente non tutti si preoccuparono di ottemperare fino in fondo ai dettami di questa legge, salvando così il borgo dall’abbandono totale.
Dalla seconda metà degli anni 60 però iniziano i primi trasferimenti degli abitanti dal centro storico al nuovo abitato. Una Calcata Nuova inizia a vivere poco distante, ma Calcata Medievale non muore. Inizia una nuova vita per questo stupendo piccolo borgo. Calcata diventa infatti un luogo d’incontro tra persone desiderose di provare un nuovo stile di vita, lontano dal caos delle grandi città, a contatto con la natura, tra luoghi semplici e autentici. Calcata diventa il “buon retiro” per molti artisti, musicisti, pittori e persone del mondo del cinema in cerca della propria fonte di ispirazione.
Nasce il “Borgo degli Artisti”. A Calcata si trasferiscono personalità come l’architetto Paolo Portoghesi, il coreografo americano Paul Steffen, la pittrice Simona Weller e lo scultore Costantino Morosin. Ha meno di 1000 abitanti ma è culturalmente vivace grazie alla sua storia e alle associazioni che la tengono sempre viva con l’avvicendarsi di eventi speciali, concerti, spettacoli teatrali e mercatini stravaganti.
Il musicista Roberto Ciotti ricorda: “Ho conosciuto Calcata negli anni `70 e sono rimasto subito affascinato dalla sua bellezza romantica e suggestiva. È sempre stata per me fonte di ispirazione e di sfogo. È qui che ho composto molte delle mie canzoni e le colonne sonore di Marrakesh express e Tournè di Gabriele Salvatores…”.
Il territorio circostante è segnato dalla presenza dell’uomo sin dal periodo preistorico. Conserva tracce di importanti città e necropoli etrusco-falische quali: Pizzo Piede, Monte Li Santi e Narce.
Citata anche in molti romanzi. Tra le righe di “Ulisse” di James Joyce, nel romanzo “Il Vangelo secondo Gesù Cristo” di José Saramago, in “Un delitto a regola d’arte” di Donald Bain, in “Passeggiate Romane” di Stendhal e nel libro “Le chiavi di San Pietro” di Peyrefitte.
È stata anche il set di numerosi film e video musicali. Hayoo Miyazaki la visitò nel 1990 e ne prese spunto per l’architettura del Glibli Museum e per il film “Laputa – Castello nel cielo”. Se ne innamorò Fabrizio De André nel 1980 scegliendola come location del video dedicato a Pasolini di “Una storia sbagliata”. Ritroviamo la sua originalità in “Decameron” di Pier Paolo Pasolini, in “Amici Miei” di Mario Monicelli, in “Le avventure di Pinocchio” di Luigi Comencini, in “Nostalghia” di Andrej Tarkovskij, in “Mary” di Abel Ferrara, in “La mazzetta” di Sergio Corbucci, in “Ardena” di Luca Barbareschi e in “All the money in the world” di Ridley Scott.
Il 16 settembre si celebrano i Santi Patroni, Cornelio e Cipriano, e la Festa Celtica. A novembre si festeggia invece la Festa dell’Albero al Parco del Treja.
Calcata è un borgo Bandiera Arancione, prestigioso marchio di qualità assegnato dal Touring Club Italiano per lo sviluppo turistico-ambientale ed è stata riconosciuta dal Times, insieme a Casperia, come Villaggio Ideale d’Italia.