Antenato del Pecorino Romano, già cantato nel 50 d.C. da Lucio Giunio Moderato Columella nel suo “De Re Rustica”, il Cacio Fiore è un formaggio di latte crudo ovino, con l’aggiunta di caglio vegetale ricavato dal fiore di carciofo o di cardo selvatico, raccolti nel periodo estivo nella Campagna Romana. Ed ecco svelato il significato del suo nome “bucolico”.
Presidio slow Food dal 2005, il Cacio Fiore è stagionato per 30-60 giorni su assi di legno, ha la tipica forma “a mattonella”, la crosta grinzosa e giallognola e la pasta morbida e cremosa.
Dal profumo deciso con sentori di carciofo e verdure di campo, il sapore intenso e tipicamente amarognolo, il Cacio fiore è prodotto a Roma, Anguillara Sabazia e Trevignano Romano, esattamente come lo facevano gli Antichi Romani.
Gustoso da solo, è da provare in ricette della tradizione della Campagna Romana, come gli gnocchi di semolino alla romana.