Un Maestro, un virtuoso se n’è andato nella notte del 6 luglio 2020 per raggiungere le note celestiali. A quasi 92 anni, Ennio Morricone lascia un’eredità musicale d’inestimabile valore che ha percorso in ogni direzione gli stili e i generi musicali che firmano il grande schermo, la radio, il teatro e molto di più. È la colonna sonora degli ultimi 60 anni della nostra vita.
Direttore d’orchestra, arrangiatore e musicista, il più grande compositore cinematografico vivente al mondo studiò al Conservatorio romano di Santa Cecilia e si diplomò in tromba. Poetando con le note di generi compositivi dalla A alla Z, ha musicato oltre 500 film e serie TV, con più di 60 pellicole vincitrici di premi.
Originario di Arpino, nel 1970 insegnò composizione al Conservatorio Licinio Refice di Frosinone che contribuì a far sorgere. Nacque a Roma e visse con la moglie e i quattro figli a Trastevere fino agli anni 60. Dal 1955 da forma alla musica italiana degli anni 60 componendo e arrangiando per Edoardo Vianello con “Pinne fucile ed occhiali / Guarda come dondolo”, “Abbronzatissima” e “Hully gully in 10 / Sul cucuzzolo” e per Gino Paoli in “Sapore di sale”. Per Mina compone e arrangia nel 1966 l’intramontabile “Se telefonando”.
La fama mondiale come compositore è arrivata con le colonne sonore per il western all’italiana di mostri sacri della regia come Sergio Leone, Duccio Tessari e Sergio Corbucci. L’amicizia con Sergio Leone nacque tra i banchi di scuola e durò fino all’ultimo film “C’era una volta in America” con la composizione della colonna sonora forse più nota al mondo. Nel 1964 iniziarono a collaborare nel genere spaghetti western con “Per un pugno di dollari”, premiato con il suo primo Nastro d’Argento nel 1965. Film storici, fantascienza, thriller, commedie, film erotici e melodrammi, quasi tutti i generi cinematografici furono percorsi dalle sinfonie di Morricone che trasformarono in melodia anche le immagini di Carlo Verdone e Bernardo Bertolucci, tra i tanti.
Dall’amicizia con Bruno Nicolai nascono collaborazioni a quattro mani tra cui la colonna sonora del film “Quando le donne avevano la coda”, la commedia del 1970 sceneggiata da Lina Wertmüller e girata tra Lavinio e Anzio, a Tor Caldara e al Lido dei Pini. Sui muri di Cervara di Roma si leggono invece le note del “Notturno per Cervara” composto dal maestro Ennio Morricone.
Dagli anni 70, Ennio Morricone mette in musica il cinema hollywoodiano con registi del calibro di John Carpenter, Barry Levinson e Oliver Stone. Ha scritto le musiche per diverse pellicole nominate all’Academy Award: “Days of Heaven”, che nel 1979 fece vincere a Terrence Malick il premio per la miglior regia al Festival di Cannes; “Mission”, diretto da Roland Joffé nel 1986 e vincitore della Palma d’oro al 39° Festival di Cannes; e “Gli intoccabili”, che vide Brian De Palma dirigere nel 1987 un cast d’eccezione. Nel 2016 arriva l’Oscar e il Golden Globe per le partiture di “The Hateful Eight” di Quentin Tarantino ed entra nella famosa “Hollywood Walk of Fame”. Nel 2017 riceve l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.
Con oltre 70 milioni di dischi venduti, la lunga carriera di Morricone è costellata di tre Grammy Awards, sei BAFTA, dieci David di Donatello, undici Nastri d’Argento, due European Film Awards e quattro Golden Globes, uno dei quali nel 2000 per “La leggenda del pianista sull’oceano”, il film che decretò il successo di Tornatore nel 1998. E ancora, un Leone d’oro alla carriera e, per la prima volta a un italiano, il Polar Music Prize e il premio alla carriera dalla SPFM – Society for Preservation of Film Music.
«Dedico questo Oscar a mia moglie Maria che mi ama moltissimo […] e io la amo alla stessa maniera e questo premio è anche per lei.»
Così Ennio Morricone conclude il suo breve discorso nel 2007 quando riceve l’Oscar alla carriera “per i suoi contributi magnifici all’arte della musica da film”. Una standing ovation della platea accompagna la consegna dalle mani di Clint Eastwood, impersonificazione del western di Sergio Leone. Céline Dion omaggiò il Maestro cantando “I Knew I loved you”, il brano ispirato a “C’era una volta in America” contenuto in “We all Love Ennio Morricone”, l’album con i suoi grandi successi interpretati, tra gli altri, da Andrea Bocelli, Bruce Springsteen e i Metallica.
“Se in origine eravamo dei suoni, mi pare bello pensare che torneremo ad esserlo”. Addio Maestro, speriamo che le tue parole si avverino, ovunque tu sia!