Borgorose è uno dei sette borghi del Cicolano che racchiudono il lago del Salto, la gemma turchese che scintilla vigorosa tra i boschi smeraldo di due riserve naturali, dei monti Navegna e Cervia e delle Montagne della Duchessa.
Questo piccolo borgo a circa 700 metri di altitudine è selvaggiamente immerso nelle foreste di faggio della Riserva Naturale Montagne della Duchessa. Tra le vette più alte, c’è il monte Morrone a oltre 2000 metri, cui seguono due Valloni che raggiungono l’incontaminato Lago della Duchessa a quota quasi 1800 metri.
Il Lago della Duchessa è il lago più alto del Lazio e uno dei più alti dell’Appennino centrale. È di origine carsica e glaciale e non è alimentato né da fiumi né da sorgenti proprie, ma da acqua piovana e neve. Il nome del lago fu coniato nel XVI secolo in omaggio a Margherita d’Austria, duchessa di Parma, Piacenza, Leonessa e Cittaducale.
Queste montagne raccontano le vicende dei briganti della Banda di Cartore a metà dell’Ottocento. I briganti combattevano l’arrivo dei Sabaudi che marciavano verso l’unificazione. Il percorso fa parte del Cammino dei Briganti, un itinerario lungo 100 Km tra Lazio e Abruzzo suddiviso in 7 tappe.
Nel territorio della Riserva si trova Corvaro di Borgorose, dove è sorto il MAC, il Museo Archeologico del Cicolano che espone i resti archeologici che testimoniano la presenza del popolo degli Equicoli sulle montagne della Duchessa. In particolare, si collezionano materiali provenienti da necropoli, santuari e ville fra cui spiccano i corredi delle tombe del Tumulo di Corvaro, un monumento funerario collettivo. Nel VII secolo a.C. fu sepolta nella necropoli una donna di circa 22 anni, con preziose collane, una stola in cuoio a placche di bronzo e una curiosa sacca con serpenti, roditori e piccoli uccelli. Il tumulo raggiunse i 50 metri di diametro e 4 metri di altezza. In seguito, questa fu circondata da oltre 300 tombe.
Curioso scoprire che a questa storia è dedicato un dolce tipico di Borgorose, il Serpentone di Santa Anatolia. È senza glutine e senza lattosio, preparato con mandorle amare e dolci e limone, con due chicchi di caffè a mo’ di occhi del serpente. Simbolo religioso del trionfo del bene sul male, il Serpentone si prepara il 10 luglio per la festa di Santa Anatolia nella frazione omonima di Borgorose. Si narra che nel 251 d.C. Anatolia, chiusa in un sacco con dei serpenti velenosi, ne uscì il giorno dopo miracolosamente indenne. La forma di serpente simboleggia invece il cambio di stagione, il ciclo di morte e rinascita nelle raffigurazioni di Cerere, la dea dell’agricoltura.
Il borgo di Corvaro fu abbandonato dopo i terremoti. La sua storia inizia dopo la caduta dell’Impero Romano, quando le comunità locali s’insediarono attorno a piccole pievi. Quando le incursioni saracene si fecero sentire si raccolsero in borghi fortificati. Corvaro vecchia, quindi, si raccoglie tra la Rocca, in alto, e il colle di Loriano, poco più in basso, dove sorgono i resti della chiesa di Santa Maria dell’XI secolo.
Il Castello di Corvaro è dell’anno Mille e conserva i resti di un maestoso torrione cilindrico, della cinta di mura a pianta ellissoidale con resti delle quattro torri circolari, e l’ingresso principale detto Porta Calata. Fuori del borgo si trova la chiesa di San Francesco in stile quattrocentesco e molte piccolechiese rurali.
Per scoprire la bellezza del Cicolano dall’alto, sedetevi comodamente sulla Big Bench n. 389. La Panchina Gigante color lilla si trova sulla cima del monte San Mauro, a quota 1680 metri, nella frazione di Castelmenardo di Borgorose. È soprannominata “dei briganti (e della gentilezza)” in ricordo del brigante Cartore. La Panchina è raggiungibile con una strada di circa 2 Km partendo da Collemaggiore, oppure con un sentiero di montagna di 30 minuti partendo da Castelmenardo.
A Borgorose è sorto Birra del Borgo nel 2005, il birrificio che utilizza metodi innovativa e ingredienti insoliti e locali. Non poteva mancare la “Duchessa”, una birra prodotta utilizzando il farro coltivato sui monti omonimi. La birra stagionale “Genziana” celebra invece il prezioso fiore che colora le montagne in primavera.
Sorseggiate la birra con la pizza sfogliata, tradizionalmente ripiena di carne macinata, pepe e formaggio. Il momento migliore per assaggiarla è a fine ottobre durante “I Sapori del Borgo”. Durante la rievocazione di antichi mestieri, si possono riscoprire prodotti tipici e tradizionali sapori del Cicolano nei vicoli e cantine a Castelmenardo di Borgorose.