La zona adiacente al Tevere, dove sorge la Chiesa di Santa Maria in Cosmedin, era chiamata anche Ripa greca a causa della presenza di una importante colonia di Greci che si erano insediati a Roma occupando tale riva del fiume.
Questa colonia andò infoltendosi con l’arrivo di alcuni monaci provenienti dalla Grecia, in fuga dalle persecuzioni iconoclaste.
A loro, nel secolo VIII, il Papa affidò la gestione di questo edificio di culto, eretto nel VI secolo, che prese il nome che ha tuttora dal greco kosmidion (ornamento).
La Chiesa era stata edificata sui resti della costruzione romana dell’annona, tra il Circo Massimo, il Tevere e l’attuale Testaccio.
Oltre al portico, di grande bellezza è l’alto campanile romanico decorato con maioliche colorate. All’interno della Chiesa si possono ammirare i mosaici e i marmidel pavimento protetto da un tetto con il soffitto in legno. Molto belli la Schola cantorum, il baldacchino gotico dell’altare maggiore e l’altare di granito rosso sul fondo dell’abside.
Sotto al portico a sinistra, si trova la famosissima Bocca della verità alla quale una leggenda attribuisce la proprietà di punire chi dice menzogne, se è talmente sfrontato da inserire la mano all’interno del pertugio in corrispondenza della bocca di questa scultura.