Pochi edifici al mondo sono preziosi e carichi di simboli come la Basilica di San Pietro, una delle icone della città di Roma, punto di sintesi del genio artistico e ingegneristico del Rinascimento italiano e del Barocco.
La basilica vaticana è la meta prediletta dei Cristiani di tutto il mondo e di tutti i turisti perché, come narra l’antica tradizione, venne costruita sul luogo dove l’Apostolo Pietro fu sepolto, tra il 64 e il 68 d.C..
L’edificio attuale è la ricostruzione avvenuta tra il 1506 e il 1626 di un’altra chiesa voluta dall’Imperatore Costantino nel IV secolo.
Su oltre 23000 metri quadrati di superficie, la basilica ha 45 altari e 11 cappelle impreziositi da opere di pregio assoluto come la Pietà di Michelangelo, il baldacchino di Bernini, fuso con il bronzo del Pantheon, e la statua bronzea di San Pietro di Arnolfo di Cambio.
Con il nome di Basilica Costantiniana, la prima versione rispettava i canoni delle chiese paleocristiane: cinque navate, la facciata a “capanna” e una pianta a croce latina. All’ampliamento della basilica pensò Papa Niccolò V a metà del Quattrocento ma il pontefice che diede inizio ai lavori fu Giulio II.
Il progetto iniziale fu affidato a Donato Bramante che ipotizzò una pianta a croce greca. Tutti i progetti che seguirono alimentarono il dibattito tra la realizzazione di una chiesa a croce latina o greca. Vinse una sorta di progetto ibrido che, nel Seicento, Papa Clemente VIII commissionò a Carlo Maderno, che aggiunse un avancorpo alla pianta centrale di Michelangelo per rendere la chiesa ancor più capiente.
Pochi anni dopo, fu la volta di Raffaello, poi Cesare Peruzzi e Antonio da Sangallo. A metà del secolo intervenne energicamente Michelangelo con il progetto della cupola, realizzata da Giacomo Della Porta. Seguirono negli anni interventi più contenuti di Pirro Ligorio, Vignola e Domenico Fontana. Nel Seicento la sistemazione definitiva di Carlo Maderno e Gian Lorenzo Bernini a cui si deve lo splendido colonnato.
Il colonnato doveva costituire un abbraccio per tutti i pellegrini che giungevano dalle strette stradine di Borgo, uno spazio enorme all’incrocio di due cerchi. “L’effetto sorpresa” è stato cancellato nel 1936 quando venne aperta Via della Conciliazione. Ancor’oggi, però, due punti sul pavimento della piazza indicano il centro dei due cerchi e rivelano come le colonne siano collocate lungo i raggi della circonferenza.
La cupola, progettata da Michelangelo a oltre settant’anni, fu completata da Giacomo della Porta nel 1593: ha un diametro di circa 42 metri, poco meno di quella del Pantheon, e si può attraversare attraverso una scalinata interna che conduce fino alla cima. Dalla cupola si ammira il miglior panorama della piazza.
Da non perdere il livello sotterraneo della basilica con le tombe dei papi, fino al primo eletto, le catacombe romane e molte opere d’arte. Molto bella è la Sacrestia del Settecento.