Barbarano Romano è un piccolo borgo medievale che si stende su una rupe di roccia tufacea stretta su due lati da uno strapiombo e su un terzo da una cinta muraria ricca di torri cilindriche e quadrate.
La struttura del borgo ricalca perfettamente il modello della città medievale con una porta d’ingresso, una strada principale e due vie laterali che scorrono parallele.
Si fa ingresso al borgo attraverso la Porta Romana con il suo caratteristico orologio. Da qui si apre un susseguirsi di vicoli, piazzette, case e palazzi dalle facciate di tufo dove non mancano i tipici profferli.
Da visitare all’interno del centro storico, alcuni edifici religiosi che conservano alcune opere d’arte di grande interesse. Tra queste la Chiesa del Crocifisso, documentata nel 1573, che presenta un pregiato crocifisso ligneo del XVI secolo e la Chiesa Collegiata di Santa Maria Assunta, risalente alla fine dell’XI secolo e al cui interno sono presenti affreschi del XIV secolo.
Barbarano Romano si trova al centro di un’area protetta, il Parco Regionale Marturanum istituito nel 1984 su un terreno di 1200 ettari. Il Parco è celebre non soltanto per il suo ricco patrimonio naturalistico, ma anche per le numerose necropoli che si trovano all’interno, tra cui la necropoli di San Giuliano, una tra le più interessanti necropoli del Centro Italia. Un patrimonio straordinario che testimonia l’antichissimo passato dell’Etruria meridionale.
Ammirabili differenti tipologie di monumenti funerari etruschi: tombe a tumulo, a facciata rupestre, a portico, a nicchia, a camera sotterranea. Le campagne di scavo all’interno del Parco Regionale Marturanum continuano ancora oggi senza sosta, portando alla luce interessantissimi ritrovamenti di epoca etrusca e medievale.
Imperdibile la visita al Museo Civico Archeologico delle Necropoli Rupestri, situato all’interno del Parco Marturanum, in cui si possono ammirare gran parte dei reperti venuti alla luce nella zona. Tra i tesori custoditi da annoverare il Cippo dell’obelisco, straordinario reperto di circa 4 metri di altezza realizzato in blocchi di peperino, il Sarcofago della Sacerdotessa e innumerevoli testimonianze etrusche che consentono la conoscenza della storia di questa civiltà, dalla sua formazione fino al dominio da parte dei romani.
Oltre al grande patrimonio archeologico, il Parco offre molte opportunità di vivere e godere della natura rigogliosa che circonda il territorio. Boschi, pascoli con animali allo stato brado e una vasta varietà di fauna selvatica sono a disposizione dei camminatori e degli amanti delle attività all’aria aperta.
Tra la fitta rete di sentieri all’interno del Parco, da non mancare il suggestivo percorso ricco di mole e mulini delle Gole del fiume Biedano,
Barbarano Romano offre moltissime opportunità di visita in occasione di numerose feste e ricorrenze religiose. Nella prima domenica di maggio si svolge la Festa dell’Attozzata, un’antica tradizione agreste nel pianoro di Caiolo – Necropoli Etrusca di San Giuliano. Si assaggia l’attozzata, la morbida ricottina preparata dai casari nelle vecchie “callare” secondo gli antichi metodi. È servita ancora calda in ciotole di terracotta, accompagnata dai “tozzi”, le fette di pane di grano duro appena cotto. Da ricordare inoltre nel mese di settembre la Sagra della Lumaca e il Corteo Storico Medievale e Rinascimentale che dal centro storico arriva alla Chiesa della Madonna del Piano del 1400 aperta esclusivamente per l’occasione.
Patrona di Barbarano Romano è Santa Barbara. In onore della santa, il 4 dicembre si tengono straordinari festeggiamenti con l’intervento della banda musicale, la processione e gli spettacoli pirotecnici. Tra i momenti più attesi è quello del bacio, quando la sera del 4 dicembre tutta la comunità raccolta all’interno della Chiesa di Santa Maria Assunta si avvicina uno ad uno alla santa per un bacio. La stessa sera inoltre si svolge la gara dei poeti a braccio con spontanee rime popolari su temi liberi e sfottò in ottava rima obbligata.
Nel corso del 2024 il comune di Barbarano Romano ha siglato l’accordo di gemellaggio con la città giordana di Petra. Un accordo di amicizia e di pace tra due realtà accomunate dal grande patrimonio storico e archeologico che conservano.