Atina è ricordata dall’illustre poeta latino Virgilio come Atina potens, una delle cinque città del Lazio alleate contro Enea. Secondo la leggenda Atina fu fondata da Saturno che giunse nel Lazio dando vita all’Età dell’Oro, fondando cinque grandi e floride città.
Nel centro storico di Atina si trovano alcuni resti delle antiche mura poligonali e delle tombe romane. Diverse iscrizioni romane si trovano incorporate nei palazzi del centro storico. La possente mole del Palazzo Ducale dei Cantelmo occupa gran parte di Piazza Saturno e ospita oggi il Municipio di Atina. Il Museo Archeologico di Atina e della Valle di Comino “G. Visocchi” conserva iscrizioni, ceramica preromana e romana, mosaici, sepolture e affreschi.
Atina fu rasa al suolo per ben due volte, prima dai Longobardi e poi dal terremoto del 1349. Atina è tra I Borghi più Belli d’Italia e Bandiera Arancione del Touring Club Italiano per la qualità dello sviluppo turistico-ambientale. Qui si possono visitare luoghi carichi di storia, tra cui la concattedrale settecentesca, detta Parrocchiale dell’Assunta, che custodisce un battistero in legno di epoca barocca. Il Parco Comunale è un vero e proprio giardino botanico. La passeggiata della Madonnella sulla collina di Santo Stefano permette di godere di un panorama spettacolare su tutta la valle.
Molto curioso il Museo Académie Vitti, istituito nel 2013 e allestito nella residenza di Atina che è appartenuta alla famiglia Caira-Vitti dal rientro dalla Francia. Il museo conserva e tramanda l’eredità storico culturale e i materiali dell’omonimo Académie Vitti, uno tra i più vivaci atelier d’arte privati di Parigi fino al 1914.
Le fotografie, le cartoline, i disegni di nudo realizzati per lo più su carta a carboncino, e i bozzetti documentano i fatti delle scuole private di pittura a Parigi in un momento storico cruciale per l’arte moderna, ossia la fine dell’Ottocento e il primo ventennio del secolo scorso.
Tra i prodotti tipici locali, incontriamo il Cabernet Atina Doc, un vino dall’intenso colore rosso rubino, caratterizzato da un grande impatto olfattivo. C’è poi il Fagiolo Cannellino Bianco di Atina Dop, cucinato nella caratteristica Pignata. Tra i piatti della cucina tipica, incontriamo anche le Pappafuocchie o Faffuocchie, un impasto di acqua e farina steso con il matterello (gl’ mattariegl’), tagliato a listarelle e mischiato con il fagiolo cannellino di Atina.