Sculture e installazioni per valorizzare i Cammini del Lazio

Un lavoro che ha coinvolto diversi artiste e artisti, per realizzare produzioni artistiche – scultura, land art, street art, installazioni sonore e interattive – in grado di interagire con il paesaggio naturale e urbano dei 4 cammini regionali: la Via Francigena del Nord, dal confine con la Toscana a Roma; la Via Francigena del Sud, da Roma a Minturno e a Cassino, ai confini con la Campania e il Molise; il Cammino di San Francesco, dall’Umbria a Roma attraverso la Valle Santa reatina e il Cammino di San San Benedetto che attraversa il Lazio interno dal territorio di Leonessa a Montecassino.

 

Questi i progetti: 

MERIDIANI

Cori, Giulianello, Itri e Rocca Massima, (LT); Amatrice e Leonessa (RI)
Via Francigena e Cammino di Francesco

Tre differenti percorsi, simbolo delle rotte segnate da pellegrini e viaggiatori che oltrepassano i confini e includono le diverse culture del Mediterraneo. Nel primo, “Tra terra e cielo”, una piazzola di marmi antichi e un fontanile storico offrono acqua e ristoro a chiunque transiti nel bosco; “Mare”, due parti di un cilindro a 113 km l’una dall’altra – ossia la distanza che separa la costa tunisina da Lampedusa – ricordano il dramma contemporaneo dei migranti e i loro percorsi di speranza; infine, “Senza titolo (Gloria)”, è un’opera immateriale, un cammino di 40 giorni compiuto dall’artista da Venezia ad Amatrice lungo la faglia Gloria, in segno di solidarietà verso le popolazioni colpite dal sisma del 2016.

di Francesco Arena, Giorgio Andreotta Calò, Chiara Camoni; realizzazione di Gruppo Internazionale Affari, cura scientifica Nomas Foundation

THREE GATES OF IN-PERFECTION

Campagnano di Roma e Formello (RM), Parco di Veio
Via Francigena

Realizzate in materiali differenti come marmo, ferro e legno, le tre opere invitano l’osservatore ad aprire la porta del confronto e a scoprire la dimensione spirituale del cammino. La scultura “Atlante” riproduce l’anello di congiunzione tra corpo e testa, punto di forza e di sostegno; “Dialogo Infinito”, due sedie unite fra loro, rappresentano la porta per scoprire l’altro da sé; “Connessione”, ossia una panchina circolare in legno, indica il rapporto con l’infinito, dove gli sguardi dei viaggiatori sono il tramite per la Connessione. Video, fotografie e diari di viaggio degli autori, infine, spiegano al meglio il percorso con l’opera “Epilogo”.

di Angelo Cricchi, Davide Dormino, Goldschmied & Chiari, Giancarlo Neri; realizzazione a cura di Fondazione Allori; in collaborazione con Associazione Culturale Bianca

VIA DEI CANTI

Tre opere scultoreo-musicali adattive

Trevi nel Lazio (FR)
Cammino di San Benedetto

La scultura e la musica di tre differenti installazioni interattive si fondono con la tecnologia e l’ambiente circostante. “Foce” produce delle variazioni musicali azionando la leva di una fontana integrata all’opera; “Aquiloni”, realizzati in rame e ispirati al vento, generano eventi musicali dialoganti con il movimento dei visitatori; infine nel punto più alto del paese, “Terra e Cielo”, rappresenta una sintesi tra la concretezza della terra e la levità del cielo e si attiva e modula la sua musica con la voce dei visitatori.

di Laura Bianchini e Licia Galizia; realizzazione a cura del Centro Ricerche Musicali di Roma

VIANDANTE

Viterbo
Via Francigena

Le opere hanno l’obiettivo di rievocare l’antico viaggio come cammino spirituale. In “Scala Santa”, il pubblico interagisce con il dipinto sul muro, grazie a un sistema di videoproiezioni; in “Le mura e le porte”, quattro lunghi disegni raffigurano la cinta muraria della Viterbo medievale, ultimo grande Comune nel tragitto del pellegrino lungo l’asse della Cassia prima di Roma; infine, “Submansio VI”, grande masso in travertino diviso in due parti, riporta l’incisione del primo documento sulla nascita della Via Francigena, ossia un’epigrafe tratta da L’itinerario di Sigerico.

a cura di Barbara Reggio; interventi di Andrea Aquilanti e Leonardo Petrucci; realizzazione a cura di Accademia Nazionale di San Luca

LO SPAZIO DEL CIELO

Capranica, Caprarola, Vetralla (VT); Viterbo
Via Francigena

Il titolo del progetto ricorda lo spazio tracciato dagli àuguri, i sacerdoti dell’antica Roma, per interpretare il volo degli uccelli e capire la volontà divina. Le quattro installazioni, lungo un percorso ad anello, rappresentano dei punti di riferimento simbolici: “Lanterna termale”, per illuminare il cammino; “300.000 anni in 344 centimetri”, per mappare le stratificazioni geologiche e naturalistiche del luogo; “Torre Tuscia”, che si ispira alle architetture dei borghi della Tuscia, e “Campo sintonico”, che interagisce con il vento, per ricreare un suono continuo e autonomo, come fosse un canto del paesaggio.

a cura di Marco Trulli, con la collaborazione di Saverio Verini; di Teodosio Magnoni, Elena Mazzi, Matteo Nasini, Alfredo Pirri; realizzazione a cura di Società Cooperativa Culture – Coopculture; Direzione artistica Cantieri d’Arte/Arci Viterbo; Dir. dei lavori arch. Roberta Postiglioni e Stefania Fieno

LE RADICI AUREE

Rivodutri (RI)
Cammino di Francesco

Tre sculture in bronzo posizionate lungo il percorso che porta al faggio di Rivodutri, l’albero monumentale e storica meta di pellegrinaggio poiché, secondo la leggenda, piegò i suoi rami per offrire riparo a San Francesco durante un temporale. “Le Radici Auree #1_Belvedere”, “Le Radici Auree #2_Sentiero” e “Le Radici Auree #3_Faggio” sono le tre opere su cui il viandante può fermarsi e riposare. La finitura dorata delle sculture, che testimonia l’evento straordinario, permette di distinguerle dalla vegetazione circostante.

di Mariagrazia Pontorno; realizzazione a cura di Fondazione Mondo Digitale

EPIFANIE

Acquapendente e San Lorenzo Nuovo (VT)
Via Francigena

Un insieme di sei opere d’arte che inizia con “Bastoni”, dipinto sulle antiche mura di Acquapendente e ispirato alla tradizione contadina della Tuscia, e prosegue fino a San Lorenzo Nuovo con “La Partenza”, una piazzola scultorea; “Il Cammino”, schegge di marmo a rappresentare le diverse emozioni di chi intraprende un viaggio; “L’Incontro”, steli metalliche diffuse su un prato a descrivere l’umanità; “La Direzione” per indicare la strada in un punto in cui è facile disorientarsi e, infine, “La Testimonianza”, un pozzo pieno di pietre colorate a indicare il passaggio di etnie e religioni diverse.

di Andreco e Renzogallo; realizzazione a cura di Quasar Progetto srl

 

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