L’anguilla è un pesce di lago dalla pelle liscia e viscosa. La femmina è spesso chiamata capitone e arricchisce il menù delle Feste Natalizie. L’Anguilla del Lago di Bolsena alla Vernaccia o ‘Mbriaca è una specialità culinaria così antica da essere citata persino da Dante Alighieri nella Divina Commedia.
“purga per digiuno l’anguille di Bolsena e la Vernaccia”
Martino IV, il francese Simon de Brion, salì al soglio pontificio nel 1281. Era noto per la sua passione per l’Anguilla alla Vernaccia, ovvero annegata nel vino e poi arrostita o fritta. Il pontefice era così ghiotto di Anguilla alla Vernaccia da essere immortalato nel canto XXIV del Purgatorio. Il povero Papa Martino IV finì tra i golosi nel VI Girone poiché morì dopo un’abbuffata di anguilla alla vernaccia.
Non tutti sanno che si tratta della Vernaccia di Marta, non quella di San Gimignano come tutti credono. La Cannaiola è un tipico vino prodotto nel piccolo borgo di pescatori sul lago di Bolsena, molto vicino alla Rocca dei Papi a Motefiascone dove Martino IV scelse di risiedere.
Ingredienti
Anguilla DOC del lago di Bolsena
vino Cannaiola di Marta
aglio
limone
olio EVO
peperoncino
alloro
rosmarino
sale
salvia
Procedimento
Pulire il pesce, tagliarlo in pezzi di 10 cm. Metterli a marinare nel vino, la Vernaccia di Marta o Cannaiola, almeno per una notte, ricoprendo tutto il pesce e aggiungendo erbe aromatiche, come alloro e rosmarino, pepe e spicchi di aglio. Scolare il pesce e conservare la marinatura. Insaporirlo con un filo di olio, limone e sale. Arrostire il pesce e, se si usa uno spiedo, alternare i pezzi del pesce con foglie di alloro. Se si preferisce la cottura in padella, farlo soffriggere con olio, aglio, rosmarino, salvia, peperoncino e sale. Lasciarlo cuocere fino alla doratura. Aggiungere un po di marinatura e servire.