Alvito è un affascinante borgo medievale in Ciociaria sul pendio del monte Morrone. Questa meravigliosa terrazza sulla valle di Comino si trova nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
Alvito è disposto su tre livelli e con la caratteristica pianta “a ferro di cavallo”. Per sette secoli fu il centro più importante della valle di Comino. Fu un possedimento benedettino nel X secolo, poi passò nelle mani dei Conti d’Aquino nel Medioevo e, in seguito, dei Gallio.
Conserva un bel centro storico impreziosito dal Palazzo Ducale, col celebre Teatro di Corte decorato con affreschi e stucchi, e la Sala del Consiglio con dipinti di scuola napoletana del XVIII secolo. Alvito custodisce la Chiesa di Santa Maria del Campo con gli affreschi del 1400 e il Palazzo Panicali con le due torri colombaie.
Il Palazzo o Villa Mazzenga di Alvito fa parte della Rete delle Dimore Storiche del Lazio. Il nucleo iniziale della dimora risaliva alla prima metà del 1700 e comprendeva anche un ampio terreno terrazzato digradante verso la piana, in seguito destinato a giardino. Si tratta di un complesso imponente che forma un tutt’uno con i limitrofi palazzi Sipari, coi soffitti affrescati e la biblioteca con oltre 2000 volumi, e Lecce.
Il palazzo attuale deriva dall’unificazione ottocentesca di due corpi di fabbrica, uno dei quali era il cosiddetto “Palazzotto”, una dimora tardo-settecentesca della famiglia Simeoni. Nell’Ottocento passò nelle mani dei fratelli Mazzenga che lo completarono alla fine del secolo. All’interno dell’edificio si aprono 65 stanze, oltre alle cantine.
All’apice della frazione di Castello, sorge il pittoresco rudere della fortezza dei Cantelmo da cui si gode un panorama mozzafiato. Originariamente di proprietà della famiglia Cantelmo, risale al XV secolo. Il Castello è stato restaurato e oggi è di proprietà del Comune di Alvito, visitabile e luogo di incontri culturali e manifestazioni sociali.
Tra le mura cela un cortile d’onore, dove un tempo si svolgevano feste e tornei. Le sue torri furono avamposti di guardia e oggi offrono una vista panoramica sull’intera valle di Comino. La sua storia è intrecciata con quella del borgo di Alvito, un tempo centro di fondazione dell’attuale città e uno dei primi insediamenti sorti dopo il disfacimento della Civita di Sant’Urbano.
Nella cucina tradizionale ciociara di origine contadina e pastorale spicca il “pane ammollo”, un Prodotto Agroalimentare Tradizionale del Lazio celebrato alla Festa del Pan a Moll, ad agosto ad Alvito. Il Pane Ammollo è un piatto povero legato al recupero del pane raffermo, preparato tradizionalmente anche a Sant’Elia Fiumerapido. I contadini e i pastori portavano nella bisaccia il pane raffermo che inumidivano e insaporivano con verdure, erbe di campo, legumi e con l’osso del prosciutto. Oggi il Pane Ammollo si prepara con fagioli, ceci, verza, bietola, cicoria, radicchio selvatico, erbette di campo e patate tagliate a tocchetti. Insaporita con osso di prosciutto, la minestra si versa infine sul pane raffermo nel piatto di coccio.
Un’altra tipicità di Alvito è il Torroncino. La sua storia inizia in circa 300 anni fa durante la transumanza. I pastori zufolavano per allietare se stessi e le popolazioni a valle, specialmente a Natale. Intonando canti e nenie tipiche, chiedevano in cambio salumi, legumi e dolci di frutta secca da portare al pascolo per l’inverno. È così che nacquero i torroncini di Alvito, una specialità delle Feste fata di pasta reale alle mandorle, pistacchi, bergamotto, cacao, canditi, pinoli e rum, poi ricoperta di cioccolato fondente.
Nella prima settimana di ottobre, si svolge da circa 10 anni la Ciclostorica Dalle Cascate al Lago. I due percorsi sono dedicati a storici personaggi ciociari: Marco Tullio Cicerone per il percorso di 37 km e Lucio Munazio Planco per gli 80 km. I due percorsi attraversano la valle del Liri e la valle di Comino coinvolgendo anche i comuni ciociari di Fontechiari, Casalvieri, Atina, San Donato Val di Comino, Broccostella, Vicalvi, Posta Fibreno e Sora.