Allumiere è immerso tra i boschi dei monti della Tolfa. Il nome del borgo deriva dalla presenza di giacimenti di alunite da cui si estraeva l’allume, una sostanza di vasto impiego nel passato: dalla concia delle pelli al fissaggio dei colori sulle stoffe, alla fabbricazione della carta o ancora per usi medici.
La scoperta dei giacimenti di questo minerale avvenne intorno al 1460 ad opera di Giovanni da Castro, un funzionario dello Stato Pontificio. Lo sfruttamento industriale dei giacimenti proseguì per oltre tre secoli seguendo la tecnica dello scavo a cielo aperto.
Questa tecnica alterò la fisionomia del paesaggio che, ancora oggi, rivela le spaccature e i crateri scavati per l’estrazione del materiale. La scoperta dell’allume artificiale alla fine del 1700 portò alla chiusura definitiva degli impianti nel 1941.
Il paese è abbellito dai suoi numerosi edifici religiosi. Tra i più interessanti il Santuario della Madonna delle Grazie e la Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo in Piazza della Repubblica.
Poco fuori Allumiere, in gran parte ricoperto dalla vegetazione, si trova l’antico Acquedotto Traianeo Innocenziano. Costruito in epoca traianea (107 d.C.), l’acquedotto serviva all’approvvigionamento idrico del nascente porto di Centumcellae.
Alle pendici settentrionali dei Monti della Tolfa, nella campagna che circonda Allumiere, sorge il borgo fantasma de “La Farnesiana”, antico centro fatto costruire da Giovanni da Castro per accogliere i minatori di alunite. Il periodo d’oro del borgo fu qualche anno più tardi, nel 1590, con i gesuiti farnesiani (legati alla famiglia Farnese) che giunsero qui per sviluppare al massimo le sue potenzialità. Risale alla metà dell’800 invece la costruzione della chiesa neogotica di Santa Maria della Farnesiana. Oggi i terreni e il borgo, pur visitabili, appartengono a un’azienda agricola.
Il territorio in cui è immerso Allumiere può essere facilmente esplorato percorrendo il Cammino dei Minatori, una rete di sentieri ad anello realizzati dal CAI che attraversa i luoghi più interessanti, tra vecchie cave e boschi di castagni e faggi.
Il piccolo Museo Civico Adolfo Klitsche de la Grange, situato all’interno dell’antico Palazzo della Camera Apostolica, nel centro storico di Allumiere, racconta la storia della natura e della cultura degli abitanti dei Monti della Tolfa, dalla preistoria fino allo sfruttamento delle miniere di alunite nel XIX secolo.
Molto suggestivo il paesaggio circostante il borgo di Allumiere, mosaico di boschi misti, con faggete peculiari e ambienti aperti dove pascolano allo stato brado mucche e cavalli maremmani. Da non perdere una passeggiata alla scoperta del Monumento Naturale Faggeto di Allumiere, un’area protetta considerata una delle foreste più antiche del Lazio, con alcuni esemplari di faggio che hanno superato i 500 anni di età.
Allumiere merita una visita anche in occasione delle numerose ricorrenze e festeggiamenti che richiamano un gran numero di pubblico. Tra queste la Festa d’Autunno e dei Giochi Popolari che si tiene ad ottobre e Asinitaly, la fiera nazionale dell’asino che si tiene nel mese di giugno. Tra le manifestazioni più attese c’è sicuramente il Palio delle Contrade di Allumiere, una corsa spettacolare degli asini montati senza sella. Le origini di questa manifestazione risalgono ai primi anni del 1500, quando Agostino Chigi “Il Magnifico” volle proporre il folklore tipico di Siena, la sua città natale, organizzando delle corse con gli asini. Si svolse l’11 settembre del 1965 in onore della Madonna delle Grazie. Dall’anno seguente, la data è stata spostata alla prima domenica dopo il 15 agosto, per festeggiare la Patrona di Allumiere, la Madonna Assunta in Cielo.
Le Contrade che si contendono il Palio sono sei: Burò, Ghetto, La Bianca, Nona, Polveriera e S. Antonio. Sono immancabili la musica, i piatti e vini tipici locali e la sfilata storica in abito cinquecentesco, chiusa dal “carroccio” trainato dai buoi che trasporta l’ambito “Cencio”. Il “Cencio”, ovvero il Palio, rappresenta un evento, un tema o un personaggio diverso ogni anno ed è realizzato a mano da pittori locali. Momento clou della sfilata è l’esibizione degli sbandieratori.
Le tradizioni antiche di Allumiere sono anche gastronomiche. Da non perdere il tipico Pane giallo di Allumiere, preparato con la semola rimacinata di grano duro, e il tartufo nero dei Monti della Tolfa, protagonista indiscusso delle Sagre che si avvicendano ad Allumiere nel periodo estivo.