L’antica Aletrium è uno dei centri più antichi del Lazio. Alatri è un gioiello della Ciociaria disteso su una collina rivestita di uliveti. Ha un grande valore culturale per le testimonianze archeologiche e medievali e per le numerose manifestazioni folkloristiche.
Questa piccola gemma autentica fu fondato nel VI secolo aC. Dal punto più alto, c’è un panorama mozzafiato della città e della vallata. Le origini di Alatri si legano alla popolazione degli Ernici, un raggruppamento italico del ceppo più antico a cui si attribuisce la costruzione dell’Acropoli e delle possenti mura ortogonali ciclopiche che cingono l’abitato. La città è caratterizzata da imponenti mura ciclopiche e dalla suggestiva Acropoli.
Storia e leggenda convivono in questa città. Se da un lato la sua nascita viene attribuita al Dio Saturno, dall’altra si attribuisce ai Ciclopi per le sue Mura Megalitiche alte fino a 20 metri, lunghe 3 km e con 5 porte.
Sono molto interessanti i monumenti del periodo medievale, come la Chiesa di Santa Maria Maggiore e le fontane monumentali disseminate nel centro storico. Non dimenticate una visita a Palazzo Gottifredo, fatto costruire alla metà del XIII secolo per volere del cardinale Gottifredo di Raynaldo. Oggi la torre del Palazzo è sede del Museo Civico di Alatri.
All’interno della Basilica di San Paolo è custodita la reliquia dell’Ostia incarnata, risalente ad un miracolo del 1227 riconosciuto dalla Chiesa.
Nei dintorni, il Protocenobio di San Sebastiano, la Grancia di Tecchiena. Questo grande granaio appartenne ai Certosini di Trisulti ed è il più bell’esempio di architettura settecentesca presente sul territorio alatrino.
Secondo la leggenda del natale di Alatri, la città fu costruita basandosi sul percorso del primo raggio di sole nel giorno del solstizio d’estate. Ogni anno il 21 giugno, gli abitanti salgono sull’acropoli per assistere al primo raggio di sole che tocca il muro orientale dell’Acropoli.
La cucina tipica si basa principalmente sui cereali e gli ortaggi. Tra i piatti locali, infatti, scopriamo i mazzacrocchi, fatti con i fagioli, la minestra di broccoli di rapa, e i tartalicchi di patate lesse.