Dopo 14 anni di restauro, ha riaperto i cancelli la Serra Moresca a Villa Torlonia. Un’esperienza tra storia, natura e arte da vivere nel cuore di Roma.
La Serra Moresca fu realizzata nel 1840 dall’architetto Giuseppe Jappelli per il principe Alessandro Torlonia. Ispirata all’Alhambra di Granada, affianca palme, agavi, ananas e aloe alla fontana a parete, spettacolarmente illuminati dai giochi di luce delle sgargianti vetrate policrome.
La Torre Moresca è collegata alla Serra da un passaggio che un tempo si apriva su una grotta artificiale con cascatelle e laghetti. Alzando lo sguardo, s’intravedono dai finestroni della Torre Moresca delle pareti decorate da stucchi policromi.
Villa Torlonia era un tempo una tenuta agricola sulla via Nomentana. Passò dalle mani dei Pamphilj a quelle dei Colonna, fino a giungere in quelle dei Torlonia solo alla fine del 1700. All’inizio del 1800, l’architetto Valadier ne trasformò due edifici. Uno divenne il Casino dei Principi in stile neorinascimentale, oggi sede di mostre temporanee e dell’Archivio della Scuola Romana.
L’altro divenne il Casino Nobile. In stile neoclassico, fu in seguito arricchito da Giovan Battista Caretti con i portici laterali e il pronao palladiano e decorato da Podesti, Coghetti e dagli artisti della scuola di Thorvaldsen e Canova. Intorno al 1920, la villa è divenuta per 20 anni la residenza di Mussolini che, insieme al principe Torlonia, fece costruire un bunker nel cimitero ebraico di epoca romana appena scoperto nei sotterranei. Il restauro del Casino Nobile è terminato nel 2006 e oggi ospita il Museo della Villa, con sculture e arredi dei Torlonia, e il Museo della Scuola Romana, con dipinti, sculture e disegni degli artisti tra le due guerre mondiali.
Nel 1800, l’architetto Jappelli realizzò per la famiglia Torlonia la Serra Moresca e la Capanna Svizzera, in seguito trasformata nella Casina delle Civette, l’eclettico villino dove risiedeva il principe Torlonia agli inizi Novecento. Aperta come museo dal 1997, deve il suo nome alle decorazioni ispirate alla civetta alle quali si sono aggiunte le vetrate policrome in stile liberty di Duilio Cambellotti, Umberto Bottazzi, Vittorio Grassi e Paolo Paschetto.
L’architetto Quintiliano Raimondi realizzò invece l’Aranciera, modificando il progetto originario di Jappelli. Nel cortile sono stati piantati dei limoni e per questo ribattezzata Limonaia. Restaurata negli anni 90, l’antica serra e agrumeto ospita un museo comunale della tecnologia per i bambini.
Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, la villa fu abbandonata fino alla fine degli anni 70, quando si trasforma nel parco pubblico di Villa Torlonia. Con il Casino Nobile e il Casino dei Principi, il complesso della Serra e Torre Moresca è oggi nel circuito dei Musei di Villa Torlonia.
Per informazioni: Musei di Villa Torlonia