Dalle caratteristiche linee classiche dell’architettura di fine ottocento alla più moderna industria meccanizzata.
Siamo arrivati oggi. Ereditieri di un patrimonio incredibile, fatto di “Templi” che raccontano la storia industriale attraverso spazi che affascinano e sorprendono.
Immergiamoci tra i gioielli dimenticati dell’archeologia industriale in un percorso tra “vecchio e nuovo” nel quadrante romano di Garbatella-Ostiense-Marconi-Testaccio.
Alzate gli occhi al cielo. Si erge possente. Aggressivo. Plumbeo. È il Gasometro. Forse il maggior monumento di archeologia industriale della città, elemento caratteristico dell’identità e del paesaggio urbano di Roma. Ammiriamolo da lontano.
Vi vivono immortali storie di facchini, pesciaroli, fruttaroli e camionari, siamo negli ex Mercati Generali di Ostiense, non molto fruibili ancora come ambiente di socialità, ma il colpo d’occhio affascina!
Immergendoci, quindi, nell’ex Cartiera Latina uno tra i pochi impianti industriali fruibili nella città. Dalla follatura dei panni di lana, ovvero una procedura di compattamento del tessuto attraverso l’infeltrimento, alla funzione di mulino fino a diventare il luogo di produzione della carta. Per poi “morire industrialmente” nel 1985. Oggi tra i vecchi capannoni restaurati e le antiche macchine un tempo destinate alla produzione vi aspetta un percorso arricchito da pannelli esplicativi che ricordano i tempi gloriosi, quando il mondo era ancora lontano dai ritmi a volte invadenti dell’era digitale. Siamo nel complesso musealizzato dell’ex Cartiera Latina. All’interno si trova anche una sala conferenze, sale per esposizioni temporanee e un punto informazioni per coloro che vogliono visitare la via Appia, il complesso infatti è la sede del Parco Regionale dell’Appia Antica.
Altro luogo di interesse è l’antico Birrificio Peroni realizzato nei pressi di Porta Pia. Correva l’anno 1864 quando la ditta Peroni dopo la fusione con la Società Romana per la fabbricazione del ghiaccio e della neve artificiale avviò una fabbrica di birra. Dopo alcune opere di ammodernamento tenutesi nel primo ventennio del ‘900, la struttura rimase invariata fino alla sua dismissione nel 1971.
Oggi è sede della Galleria Comunale di arte moderna e contemporanea MACRO.
L’Archivio dell’edificio e il Museo Birra Peroni hanno trovato invece collocazione presso l’attuale stabilimento Birra Peroni in via Renato Birolli.
400 statue di epoca romana, epigrafi e mosaici “arredano” la Centrale Montemartini uno dei più particolari musei del mondo dove l’esposizione si sposa perfettamente con il recupero degli spazi industriali. È il secondo polo espositivo dei Musei Capitolini. Le ampie sale che ospitavano i motori diesel e le caldaie per la produzione di energia sono state restaurate, contribuendo così a salvaguardare parte della storia dell’evoluzione industriale della capitale. La Centrale, con i suoi macchinari superstiti è tra le opere migliori di conversione industriale.