Medioevo, verde incontaminato, religiosità. Siamo nel territorio reatino, nel centro esatto dello Stivale.
Le colline ricoperte di uliveti che salgono, piano, piano verso pendii brulli e scoscesi. I torrenti dove d’estate ci si può rinfrescare. Monasteri, abbazie, borghi medioevali dove il tempo sembra fermo. Quercete a perdita d’occhio che riparano dal sole estivo e campi coltivati.
Questa è la Sabina, un territorio ricco di tanto, dove trascorrere il tempo libero.
La riserva naturale del Lungo e del Ripasottile è un must, specialmente in primavera ed estate perché le acque dei laghi sono limpide e fresche, come quelle che troverete a Rivodutri. Aguzzate lo sguardo, vi vedrete anche le trote nuotare.
Sul Monte Terminillo, per chi ama la montagna, ci sono tanti sentieri di trekking, oltre alle piste innevate invernali. Ci sono i rifugi. Ci sono posticini fantastici in cui ristorarsi.
In quest’angolo del Lazio non manca proprio nulla.
C’è anche un aspetto fantasy. Arrivate a Rocca Sinibalda, il suo castello medievale, ispirato alle Metamorfosi di Ovidio, domina il piccolo borgo in pietra del paese con la sua forma particolare di un’aquila dalle ali ripiegate o, secondo alcuni, di uno scorpione sinistro.
Siete amanti dello birdwatching, il Lago del Salto è la scelta giusta! Si tratta del lago artificiale più grande del Lazio, creato dallo sbarramento delle acque del Salto. Fiumata e Borgo San Pietro sono i paesini più belli che troverete lì intorno.
Se cercate la “pace dei sensi” e non solo, Greccio è sicuramente uno dei luoghi più belli e pittoreschi della Valle Reatina, che ai tempi affascinò anche San Francesco. È qui che si trova il più famoso santuario al mondo, noto come la Betlemme Francescana. Il Santuario è un poderoso complesso architettonico che sembra sorgere dalla nuda roccia. Alzate gli occhi al cielo, una volta raggiunta la zona in cui viene realizzato il Presepe, e lo vedrete! Tra le tante bellezze naturali, a Greccio si trovano varie sorgenti di acqua, tra le quali primeggia per purezza e leggerezza rare, l’Acqua minerale di Fonte Lupetta o Fonte del Lupetto, che scaturisce dalle rocce del Monte Peschio.
Un luogo speciale, sempre legato a San Francesco, è il suo Faggio. Si trovava a Cepparo, una frazione di Rivodutri. E’ un faggio che vive da tantissimi anni, così si narra. Fu il faggio che protesse il santo. Ha una forma particolare, è ripiegato su se stesso. Tutt’intorno è silenzio, rotto solo dallo scampanellio delle mucche che li vi pascolano.
È famosa per la sua patata. Raggiungete Leonessa e respirate a pieni polmoni, aria più pulita, sarà difficile da trovare! Iniziate il vostro giro dalla grande piazza VII Aprile, un ampio spazio circondato da edifici medievali con portici, chiese e sedi istituzionali in cui è collocata la Fontana Farnesiana. Raggiungete Corso San Giuseppe da Leonessa, dove si incontra il Santuario di San Giuseppe da Leonessa, frate francescano cappuccino nativo di Leonessa e patrono della cittadina. Lungo il cammino troverete uno degli edifici sacri più antichi della cittadina, il Convento di San Francesco (risale al XIII secolo), nel sobrio stile romanico-gotico. L’ex convento, annesso alla Chiesa, ospita oggi il Museo Civico di Leonessa.
La Sabina vi emozionerà
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