La Cisterna Romana della Dragonara, nel centro storico di Ponza, è uno dei tesori archeologici dell’isola di Ponza, tornata solo da pochi anni fruibile al pubblico e conservatasi praticamente integra.

Si tratta di una delle tre grandi cisterne costruite dai romani per sopperire alla scarsità di risorse idriche; un’opera ingegnosa costituita oltre che dalla cisterna, da corridoi sotterranei e di convogliamento delle acque che incrociano le navate, a formare una sorta di scacchiera di spazi vuoti e pieni.

Questo ha permesso di non dover ricorrere alla costruzione di pilastri di sostegno che avrebbero ridotto la capacità  di raccolta. I pavimenti e le pareti fino all’altezza dell’imposta delle volte furono  rivestiti da uno spesso strato d’intonaco idraulico (cocciopesto) per l’impermeabilizzazione della vasca, mentre una serie di condotte in entrata e in uscita garantiva il corretto funzionamento idraulico. Una o più aperture , poste generalmente in alto, immettevano l’acqua in inverno.

Poco più in basso si trovavano gli sbocchi per il troppo pieno. Nella sezione inferiore delle pareti si aprivano invece le condutture d’uscita, poste ad una quota leggermente superiore rispetto al piano pavimentale per impedire la fuoriuscita delle impurità più grossolane che si posavano sul fondo. Infine una serie di pozzi aperti sulle volte permettevano il prelievo diretto dell’acqua e consentivano l’aerazione delle camere

L’impianto della Dragonara é accessibile solo con visite guidate da giugno ad agosto alle 11.00, 12.15, 18.00 e 19.15, e a settembre alle 11.00 e 17.00 e, previa prenotazione con almeno 24 ore di anticipo, anche in orari diversi.

Per ulteriori informazioni e prenotazioni: www.prolocodiponza.it – info@prolocodiponza.it – Tel.0771 80031.

 

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