Villa Strohl Fern è una grande villa adiacente Villa Borghese. Ha una superficie di circa 8 ettari e si estende sui colli che si affacciano su Via Flaminia.
La Villa fu costruita nel 1879 dal marchese Alfred Strohl, cittadino francese di lingua tedesca che dopo aver viaggiato lungamente in Europa si innamorò di Roma e decise di costruire qui la sua dimora, un luogo di quiete e di pace in cui voleva costruire una sorta di comunità ideale di artisti.
Artista, pittore, mecenate, filantropo Alfred Strohl aggiunse al suo nome l’appellativo di “fern” che in tedesco significa lontano, probabilmente a significare la lontananza dalla sua patria, ma anche dal mondo in generale, in questo suo rifugio bucolico. La visione dell’intellettuale era quella di creare un luogo ameno, silenzioso a pochi passi dalla frenetica vita cittadina, in cui artisti provenienti da diverse parti del mondo potessero soggiornare per un prezzo modico, lavorare, incontrarsi, scambiarsi idee e stimoli, contaminarsi, vivendo in uno stesso ambiente culturale.
Percorrendo il viale dei cipressi o quello a tunnel un tempo ricoperto di rose, si arriva all’interno del parco alle numerose abitazioni fatte costruire per gli artisti, molte di queste di rara bellezza e accoglienza.
Bocche d’acqua, un laghetto e numerose sculture riempivano la tenuta che nei primi del Novecento divenne di fatto un centro di avanguardia culturale frequentato da scrittori, musicisti, critici, pittori e scultori di ogni provenienza e scuola, ballerini, formando le maggiori personalità del Novecento italiano.
Tra gli artisti che frequentarono la Villa ricordiamo Michail Alessandrovich Vrubel’, Il’ya Efimovič Repin, John Goldward, lo scultore Emil Fuchs, Arturo Martini, Carlo Socrate, Gisberto Ceracchini, Attilio Selva, Alfredo Biagini, Carlo Levi. A conferma della propensione di Strohl verso tutte le arti, tra gli ospiti si trovavano anche il poeta Rainer Maria Rilke, con la moglie, la scultrice allieva di Rodin, Clara Westhoff, Paul Morand, Matilde Serao, che vi ambientò il romanzo La mano tagliata, lo scrittore Bruno Barilli e i fratelli Bragaglia con il loro primo studio fotografico. La Villa ospitò anche le ballerine Jeanne, Leonie e Lily Braun, seguaci Émile Jaques-Dalcroze, che nel 1922, ispirandosi alle pitture vascolari e a bassorilievi classici, curarono la coreografia della prima messa in scena delle Baccanti con l’innovativa scenografia di Duilio Cambellotti.
A questi nomi si sono affiancati numerosi artisti appartenenti a diverse correnti artistiche tra cui ricordiamo Giorgio De Chirico, Renato Guttuso, Renato Brozzi, Francesco Trombadori, Amedeo Bocchi, Marino Mazzacurati, Virgilio Guidi, Francesco Di Cocco, Ercole Drei e Cipriano Efisio Oppo.
La villa è di proprietà francese ed è una delle sedi del Lycèe Chateaubriand.
Al momento la villa è aperta al pubblico solo in occasioni particolari.
È possibile visitare lo studio n.12 del pittore Francesco Trombadori, esponente di spicco della Scuola Romana.
Lo studio di Trombadori è uno dei rarissimi esempi di studio-abitazione d’artista dell’800 a Roma, ancora integro, nella sua struttura con soppalco, una scala lignea e un ampio lucernario. È stato vincolato dal Ministero dei Beni Culturali e Ambientali nel 1985, perché ritenuto di particolare importanza e vi sono conservati gli arredi d’epoca, alcune opere e l’Archivio e la Biblioteca del pittore.
Lo studio è custodito dall’Associazione Amici di Villa Strohl, che ne gestisce le visite guidate.
Di seguito potete trovare i contatti per visitare lo studio-museo.
CONTATTI
Villa Strohl Fern – Via di Villa Ruffo 31 00196 Roma
Tel.: 339 203 6276
Sito web: http://www.strohlfern.it/