Il Museo del Silenzio a Fara in Sabina, inaugurato nel 2004, si trova all’interno del Monastero delle Monache Clarisse Eremite Santa Maria della Provvidenza, comunità monastica che si stabilì nel borgo a partire dal 1673.
La visita al Museo, dalla potenza evocativa molto forte, restituisce l’essenza della severa vita monastica trascorsa in perenne contemplazione del divino e offre un’esperienza percettiva e conoscitiva, intellettuale ed emozionale del tutto singolare. La visita, infatti, viene condotta abbracciando la principale regola che fu introdotta nel convento dal Cardinale Francesco Barberini: il Silenzio.
Le Costituzioni che regolavano la vita monastica erano ispirate al distacco totale dal mondo, alla Penitenza, alla Orazione, alla Solitudine e al Silenzio. Un’ordine di vita in totale austerità che non consentiva alle eremite alcun incontro con familiari e medici. Solo eccezionalmente erano concessi piccoli gesti, o segni su tavolette, per lo scambio tra loro di brevi comunicazioni.
Alla sala del Museo si accede dall’esterno del Convento. Il visitatore, immerso in un ambiente completamente al buio, ascolta una voce che enuncia il primo capitolo delle Costituzioni e, a seguire, osserva piccole teche illuminate una per volta contenenti semplici oggetti.
Le luci sulle teche, 21 in tutto, seguono alcuni temi significativi della quotidianità delle monache quali: la preghiera, il silenzio, la disciplina, il cucito, la farmacia, il lavoro.