A Subiaco, culla della stampa in Italia e culla del monachesimo occidentale, si trova il Borgo dei Cartai, in cui sono stati ricostruiti gli interni della cartiera del 1800. Oggi qui si produce carta fatta a mano con tecniche antiche. Riprendendo l’esperienza e la cultura centenaria della Cartiera di Subiaco, fondata nel 1587 dal Papa Sisto V e fornitrice dello Stato Pontificio, l’intento è quello di trasformare un antico sapere in una moderna attività con valenza culturale, turistica ed economica.
Il Borgo è un luogo del fare e del sapere, un museo immersivo che coniuga l’esposizione alla produzione di manufatti in carta. Ma è anche un opificio che unisce l’esperienza culturale alle tecniche artigianali. Infatti, all’interno del Borgo è possibile frequentare laboratori di carta, di legatoria e di stampa a caratteri mobili.
Inoltre, l’associazione collabora con l’Università La Sapienza di Roma per lo studio dell’incidenza della creatività nella personalità dei bambini e delle bambine ed è partner, insieme all’Orto Botanico, per il progetto “La carta piantabile”. Partendo dallo studio di semi di piante in estinzione ed endemiche sui monti Simbruini, prevedono di inserirle nell’impasto della carta che può essere piantata e dar vita a nuove piante.
Il Borgo dei Cartai è inserito all’interno di un percorso culturale e storico a Subiaco insieme alla biblioteca di Santa Scolastica, che custodisce numerosi manoscritti e incunaboli, e al Museo delle Attività cartarie e della Stampa di Subiaco. Quest’ultimo è un museo molto particolare che, attraverso la riproduzione di strumenti d’epoca e le istallazioni multimediali, racconta la storia della comunicazione scritta e del suo supporto cartaceo. Il museo ha sede al piano terra della Rocca Abbaziale.