Già nell’antichità si organizzavano gare fra i diversi “collegia” delle città di Palestrina, corse di bighe o quadrighe in occasione delle celebrazioni in onore della dea Fortuna ed in seguito durante le “Feriae Augusteles” che si effettuavano nel circo, ed è proprio in una di queste occasioni che il giovane Agapito per causa del suo credo fu esposto ai leoni, che invece di sbranarlo lo lasciandolo miracolosamente illeso, suscidando la meraviglia de concittadini e l’ira dei magistrati che ne decretarono la decapitazione.

Subito crebbe nella comunità cristiana prenestina la devozione verso questo martire, tanto da elevarlo a patrono della città e della diocesi.
La sua festa nel “Dies Natalis” nel giorno del martirio il 18 agosto fu celebrata fin dai primi anni del IV secolo.

La Ffesta religiosa fu da sempre caratterizzata da corse di cavalli e in seguito da tornei e giostre cavalleresche.

È dalla seconda metà del ‘400 che vengono organizzate sistematicamente giostre e giochi vari fra i campioni dei quattro quartieri in cui la città era divisa e precisamente si correvano tre palii, uno in onore di S.Mautino,uno il 10 Maggio in onore di San Gordiano e uno il 18 Agosto in onore del patrono Sant’Agapito.

In ogni quartiere risiedeva anche un consolato delle diverse corporazioni che rappresentavano i ceti in cui i cittadini di Palestrina erano divisi e le gare e i giochi che si organizzavano oltre a rispondere alla naturale esigenza della festa, tipica di ogni popolo, serviva molto spesso, per spegnere le tensioni che si accendevano fra i vari ceti cittadini.

Nel 1870, con l’annessione dello Stato Pontificio al Regno d’Italia, vennero soppresse tutte le manifestazioni e solo all’inizio del secolo scorso Palestrina ha ripreso la tradizione dei suoi palii.

L’attuale forma risale al 1978 esalta, la tradizione, la storia e la cultura di Palestrina, ponendo come pilastri fondamentali il senso di gratitudine verso Dio per i frutti della terra, il lavoro e le variee vicende storiche, rappresentate nelle diverse manifestazioni, i cortei e le taverne.
I rappresentanti dei quattro quattro quartieri storici Porta San Martino, Porta San Giacomo, Porta SanCesareo, Porta San Biagio, gareggiano per conquistare il Palio di Sant’Agabito, uno stendardo con l’immagine del Santo.

 

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