La scafata ha origini molto antiche e nel periodo primaverile spesso si trovava sulla tavola dei contadini come piatto unico. Il nome deriva da “Scafi” che indica le fave intere con tutta la buccia. E’ una zuppa tipica della maremma Laziale e del Viterbese e viene anche chiamata “baggianata”.
Per gli ingredienti occorrono un kg di fave, un cespo di lattuga, 2 0 3 carciofi, 500 gr di bietola, olio extravergine di oliva, cipolla, peperoncino, 2 rametti di mentuccia.
Per la preparazione sbucciare le fave, pulire i carciofi, metterli a bagno in acqua acidulata per evitare che anneriscano. Nel frattempo in un tegame far soffriggere la cipolla tritata, con un filo di olio evo ed il peperoncino.
Aggiungere poi le fave, i carciofi tagliati a spicchi, la lattuga, la bietola spezzettata e le foglioline dei rametti di mentuccia.
Far insaporire 5 minuti e poi ricoprire il tutto con acqua o brodo vegetale, salare e far bollire e continuare la cottura a fuoco basso per circa 30/40 minuti.
Servirla calda e per arricchirla aggiungere delle fette di pane abbrustolito ed un filo di olio extravergine di oliva.