La mentuccia, nota anche come nepetella, è un’erba aromatica che cresce spontaneamente nei prati ma può essere coltivata anche in vaso o nell’orto. Nella maremma laziale, veniva usata molto spesso per la preparazione di una zuppa molto semplice ma saporita.

Una curiosità associata alla mentuccia è che, in alcune zone della Tuscia, veniva raccolta il Sabato Santo e deposta in un piatto con delle uova rotte. Dopo la benedizione del Sacerdote veniva fatta una frittata chiamata “Santa” in quanto si credeva che la mentuccia fosse la prima cosa che la Madonna mangiò dopo il digiuno dovuto alla Crocefissione di Cristo.

Per gli ingredienti della zuppa occorrono circa 500 g di pomodori freschi, aglio, olio extravergine di oliva, mentuccia fresca, peperoncino, sale, pane raffermo e pecorino.

Per la preparazione, in un tegame far soffriggere in olio extravergine due spicchi d’aglio e il peperoncino, subito dopo unire i pomodori tagliati a pezzetti. Lasciar cuocere a fuoco lento avendo cura di conservare una quantità sufficiente di liquido per inzuppare il pane.

A metà cottura aggiungere una dose abbondante di mentuccia fresca.

A cottura ultimata, versare la zuppa sulle fette di pane deposte nel piatto spolverandole con una dose generosa di pecorino.

 

 

Social share
SCOPRI ANCHE

5 Presepi nel Lazio più unici che rari

Siete a caccia di Presepi più unici che rari? Nel Lazio si celano 5 presepi straordinari, emozioni indimenticabili da vivere a Natale 2024. Vedere per credere!

5 Dolci Natalizi, un viaggio tra le tradizioni del Lazio

Abbiamo spolverato i ricettari della nonna per regalarvi una scorpacciata di 5 dolci natalizi del Lazio, un viaggio tra le tradizioni più golose. Buon Natale!

La nuova stagione di visite all’Oasi di Ninfa

A partire dal weekend del 16 e 17 marzo 2024 riapre ufficialmente al pubblico il Giardino di Ninfa. Pubblicato sul sito dell’Oasi Naturale il Calendario 2024.

La Corsa con la Cannata di Arpino è UNESCO

La Corsa con la Cannata del Gonfalone di Arpino è stata iscritta nel Patrimonio Culturale Immateriale UNESCO. Riconosciuti anche altri Giochi inclusi nel Tocatì