Posto sulle falde del Monte Gemma (dove nidifica l’aquila reale) e aggrappato alle pendici del versante orientale dei Monti Lepini, Supino è come una lunga balconata che si affaccia sulla valle del Sacco.
Supino, l’antica Ecetra, è soprattutto noto per il Santuario di San Cataldo, venerato ogni anno da migliaia di pellegrini. Degna di nota la moderna porta bronzea raffigurante in bassorilievo scene legate alla vita del Santo ed ai suoi miracoli.
Lungo via Roma si possono ammirare numerosi portali di origine medioevale, ad arco acuto o rotondi, mentre nei pressi della piazzetta principale sorge la grande chiesa di Santa Maria Maggiore con elementi di stile barocco.
Interessante e particolare il suo campanile con orologio a cinque piani, che presenta ampie monofore nella cella campanaria.
Numerose fonti di acqua sorgiva sono sparse in tutto il territorio, con proprietà e funzioni diverse. Molto frequentata, soprattutto d’estate, la fonte del Pisciarello, dalla quale sgorga acqua minerale indicata per la cura delle malattie renali.
In località Cona del Popolo sono stati reperiti i resti di una villa romana.
I pavimenti in cotto e mosaici, documento dell’età imperiale, presentano raffigurazioni marine mitiche, pesci, tritoni, meduse, conchiglie e figure femminili che nuotano.
La cucina tradizionale ciociara è di casa a Supino: da gustare soprattutto i formaggi, le castagne e gli gnocchitti longhi o strozzapreti fatti in casa.