Situato su un costone del Monte Cairo il borgo di Terelle si sviluppa attorno al castello Tirelle sorto per dominare dall’alto i possedimenti dei monaci di Montecassino.
A motivo della sua posizione strategica, che metteva in comunicazione Aquino e la Valle del Liri con la Valle di Comino, il paese è stato ripetutamente distrutto e ogni volta ricostruito.
La pagina forse più tragica della sua storia è stato l’ultimo conflitto bellico: il fatto di trovarsi a ridosso di Montecassino, ne ha segnato la sorte con la distruzione quasi totale del paese.
All’ingresso di Terelle è situata una delle risorse naturali dell’intera provincia: un meraviglioso castagneto secolare, dichiarato monumentale, vanto del paese e senz’altro tra i più belli di tutto il Lazio. Il più grande castagno ha una circonferenza di dodici metri e il più vetusto ha ottocento anni.
La montagna al di sopra del paese è ricoperta per tre quarti da uno splendido e rinfrescante faggeto, detto la selva dove fare passeggiate distensive e magari raccogliere le saporite fragoline di bosco.
Nella parte bassa del borgo si possono visitare sono i pozzi dai quali si attingeva l’acqua potabile.
Proseguendo ci si imbatte nel fosso della neve, cavità naturale dove si conservava la neve caduta, così da fornire il ghiaccio in estate.
Seguendo i sentieri da un piccolo rifugio (Le Casermette) si raggiunge la vetta del Monte Cairo (m 1600), dalla quale si può godere di un vasto panorama che spazia dalle montagne del Parco Nazionale d’Abruzzo all’Abbazia di Montecassino, fino alla piana di Caserta e al Mar Tirreno. Con l’aiuto di un binocolo, nelle belle giornate è possibile anche vedere la cupola di S. Pietro.
La gastronomia locale è quella tipica ciociara. Il paese è in particolare noto per la sua produzione di castagne che si contraddistinguono per il sapore dolciastro più o meno intenso e per i taralli dolci.
Da gustare la tradizionale polenta con formaggio e i fagioli cannellini.