Arroccato a 860 m tra i Monti delle Mainarde, nel Parco Nazionale di Abbruzzo, Lazio e Molise, in un paesaggio suggestivo di boschi di faggio con funghi e tartufi, San Biagio Saracinisco è meta ottimale per escursioni incomparabili.

Resti archeologici, la presenza di mura poligonali ed il Sepolcreto, nella evocativa località Omini morti, testimoniano le origini sannitiche; e la necropoli di tipo etrusco, al cui interno sono stati ritrovati moltissimi oggetti, suggerisce un mondo di scambi commerciali con gli Etruschi, forse di Capua, interessati allo sfruttamento di ferro, rame e argento delle miniere monti della Meta.

In paese è ancora viva la tradizione della zampogna, lo strumento a fiato suonato nelle strade delle città durante le feste natalizie e San Biagio Saracinisco vanta il maggior numero di zampognari in attività, che da qui si spostano per esibirsi in tutta l’Italia.

San Biagio Saracinisco è luogo di produzione del Pecorino di Picinisco DOP, un formaggio a pasta più o meno dura realizzato a freddo con latte ovino: il sapore da dolce a intenso, con aromi di erba di pascolo di montagna e soprattutto privo odore di stalla, tende al piccante.

Funghi e tartufi dei boschi del territorio sono alla base di piatti gourmet; assolutamente da assaggiare il Tordiglione, una polenta verde con salsicce di fegato di maiale e verdura, e l’Abbuoto, involtini di trippa legati con budella al sugo.

 

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INFO UTILI
distanza da Roma 150km
da non perdere Monte Santa Croce e la necropoli di Ominimorti
sito web Comune di San Biagio Saracinisco

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