Marino si trova nel cuore del Parco Naturale dei Castelli Romani e circonda il lago Albano con Castel Gandolfo, Albano Laziale e Ariccia.
Nel centro storico di Marino sono numerosi i monumenti e i luoghi di culto da non perdere. La Chiesa del Santissimo Rosario è inglobata nel Monastero di clausura delle Suore Domenicane. Questo splendido esempio di Rococò Romano con pianta a croce greca si deve alla famiglia Colonna.
Palazzo Colonna sorse nel XVI secolo sulla preesistente rocca degli Orsini. Il progetto è di Antonio da Sangallo il Giovane e la costruzione durò quasi un secolo, dal 1532 al 1622. All’inizio del Novecento è divenuto sede del Municipio.
Il Museo Civico in Piazza Matteotti è all’interno dell’ex chiesa medievale di Santa Lucia, nota in loco come Tempio Gotico. Sotto la Chiesa sconsacrata di Santa Lucia è stata ritrovata una cisterna di epoca romana. Sotto il borgo medievale vi sono infatti grotte e cunicoli scavati nel peperino, visitabili con le guide. Nella Marino Sotterranea si cela un prezioso Mitreo con un affresco di tauroctomia, ovvero il dio Mithra che uccide il toro sacro. Si trova all’interno di una cisterna appartenente a una villa romana e risale alla seconda metà del II secolo dC. è uno dei tre mitrei in Italia con le scene della tauroctonia affrescate, insieme al Mitreo Barberini a Roma e il Mitreo di Santa Maria Capua Vetere. La peculiarità del Mitreo di Marino è nei colori sgargianti dell’affresco.
“Lo vedi ecco Marino, la sagra c’è dell’uva, fontane che danno vino, quant’abbondanza c’è…”
Così recitava la canzone popolare di Franco Silvestri già nel 1926. La Sagra dell’Uva di Marino è la più antica d’Italia e riempie di folclore le vie del centro storico da 100 anni all’inizio di ottobre. Le gare di pigiatura dell’uva, le sfide enogastronomiche tra vini prelibati e i piatti tipici fanno da palcoscenico all’evento clou, la sfilata del corteo storico. Il corteo mostra in grande stile il legame della Città di Marino con Marcantonio e Vittoria Colonna.
Il Trionfale Ritorno a Marino di Marcantonio Colonna dalla Battaglia di Lepanto rievoca l’avvenimento storico del 7 ottobre 1571. Il condottiero rientra nella sua terra e mostra i tesori conquistati e i prigionieri turchi catturati dopo la vittoria contro l’Impero Ottomano. I 400 figuranti passano lungo la via principale di Marino fino a Palazzo Colonna, dove ad aspettare il Signore di Marino c’è sua moglie Felice Orsini. L’Associazione “Arte e Costumi Marinesi” colleziona da oltre 30 anni i maestosi abiti rinascimentali tradizionali che sfilano nel corteo storico.
Il vino DOP di Marino si degustava già nelle ville dei patrizi romani sui Colli Albani. Si narra che i viticoltori marinesi invochino tradizionalmente l’intercessione della Madonna del Rosario. La sua immagine miracolosa è custodita nella barocca Basilica di San Barnaba, il Patrono di Marino. Il 7 ottobre si celebra la Madonna del Rosario per ringraziare della vittoria cristiana alla Battaglia di Lepanto. I festeggiamenti popolari sono anticipati alla prima domenica di ottobre, durante la Sagra dell’Uva.
Spicca a Marino la seicentesca Fontana dei Quattro Mori, simbolo della vittoria a Lepanto e del peperino tipico locale. Marino sorge infatti su uno sperone di peperino accanto al Bosco Ferentano. Durante la Sagra dell’Uva, il “miracolo delle fontane che danno vino” è avvenuto per la prima volta alla Fontana dei Quattro Mori, nel lontano 4 ottobre 1925.
Al vino di Marino è legata anche la Sagra delle Ciambelle al Mosto IGP nella terza domenica di ottobre. Da quasi 30 anni è un appuntamento irrinunciabile per gustare una soffice prelibatezza dalla ricetta del XVII secolo! Le uve per il mosto sono dell’area del Marino DOC, a cui si aggiungono olio EVO e uva sultanina. Tra i tanti dolci tipici locali, sono imperdibili anche i “mostaccioli” con miele e farina e i “biscotti della sposa” al cioccolato.