Era il più sicuro appoggio della repubblica romana, per questa ragione era chiamato “Il fior d’Italia” dove venivano ospitate le ville patrizie, tra queste, quella degli Scandilli, dalla quale il paese prese il nome di Scandriglia.
Come molti paesi della Sabina, anche questo ha chiare origini medievali che ne caratterizzano il centro storico. E’ possibile ammirare i resti di antiche ville di epoca romana, il Ponte Romano e le pietre miliari negli scavi archeologici in località Madonna dei colori e nella villa imperiale di Nerva.
Attualmente Scandriglia occupa un territorio ampio di oltre seimila ettari, costituito in gran parte da colline ma anche da montagne boscose. A poca distanza dal borgo si trova la Chiesa di Santa Barbara dove, secondo la tradizione, la Santa venne martirizzata dal padre. La chiesa conserva nella zona absidale una splendida Madonna delle Grazie. Nella frazione di Ponticelli si può ammirare la duecentesca Chiesa di Santa Maria del Colle, con l’interno decorato da affreschi votivi che vanno dal XIII al XVI secolo.
Interessante una visita al Palazzo degli Anguillara con gli affreschi della scuola di Antoniazzo Romano e la Chiesa dell’Assunta, di impianto medioevale con rifacimenti settecenteschi, al suo interno sono conservate pitture del ‘500 e del ‘600 e una scultura lignea policroma raffigurante la Vergine col Bambino attribuita al XVI secolo e un campanile costruito su una torre di guardia romana.
A Scandriglia troverete uno dei più importanti monasteri della Sabina dedicato a San Salvatore Minore, costruito nel secolo XI dal Marchese Uberto.
Non perdetevi le sagne scandrigliesi sono il piatto tipico del borgo, insieme alle sagne “stracciate” e i frittelli di cavolfiore e mela.