Sui Monti Lepini, a circa 110 km da Roma c’é Maenza, un borgo di origine medievale dalla struttura originaria pressoché intatta che si attorciglia attorno alla rocca con vicoli e stradine, passaggi aerei, case-torri e l’antica Loggia dei Mercanti.
Alle spalle di Maenza, il Monte Calvello e ampie distese di castagneti faggeti e lecceti, alle sue pendici si apre la Valle dell’Amaseno.
La storia di Maenza, il cui nome tradisce un’evidente origine tedesca, è stata intimamente collegata alle grandi famiglie feudatarie che si sono succedute nei secoli: i Caetani, i Borgia, gli Aldobrandini, i Borghese, i Pecci.
Spicca tra i monumenti storici il Castello Baronale a pianta quadrata, posto al vertice del paese. Uno straordinario gioiello artistico, ristrutturato di recente, che ospitò S. Tommaso d’Aquino nei giorni che precedettero la sua morte. Accanto al castello, la chiesa di S. Maria Assunta in Cielo, con importanti opere d’arte, la chiesa e la piazzetta di S. Reparata.
Gli appuntamenti con la tradizione da non mancare sono la Sacra Rappresentazione del Venerdì Santo e la Sagra delle ciliegie. Abbondante e di buona qualità la produzione di olio, olive, ortaggi sottolio e sottaceto.